Il 10 febbraio (secondo il calendario gregoriano, ma il 29 gennaio secondo quello giuliano all’epoca in vigore in Russia) è l’anniversario della nascita (nel 1890) del poeta e scrittore russo di origine ebraica (convertitosi al cristianesimo negli ultimi anni di vita) Boris Leonidovič Pasternak, conosciuto come Boris Pasternak (1890-1960).
it.wikipedia.org/wiki/Boris_Pasternak
Premio Nobel per la Letteratura nel 1958, fu costretto a rinunciare, perché il regime sovietico dell’epoca (che già aveva impedito la pubblicazione in URSS del suo romanzo “Doktor Živago” – Il Dottor Živago, apparso infatti per la prima volta in Italia nel 1957, che raccontava i lati oscuri della “Rivoluzione d’Ottobre”) minacciò di esiliarlo e confiscarne i beni.
Fatto oggetto di minacce e persecuzioni, Pasternak passò gli ultimi anni di vita in povertà e in isolamento.
Tra coloro che, fuori dell’URSS, criticarono Pasternak, ci fu il poeta cileno Pablo Neruda (1904-1973), mentre tra chi lo difese ci fu lo scrittore italiano Ignazio Silone (1900-1978): entrambi di sinistra, ma con sensibilità diverse.
Rinvio alle pagine di Wikipedia (anche per quanto riguarda le opere di Pasternak tradotte in Esperanto).
Allego:
– un francobollo del Principato di Monaco del 2008;
– la copertina della traduzione in Esperanto (“Doktoro Ĵivago”), de Christopher (Kris) Long, de “Doktor Živago”.