Il 10 gennaio del 49 a. C. (più precisamente, all’alba dell’11 gennaio) Caio Giulio Cesare (101 a. C- 44 a. C.) decise di “passare il Rubicone”, cioè di varcare con le sue truppe – contro il volere del Senato – il confine che, su quel piccolo fiume presso Ariminum (Rimini), separava la Gallia Cisalpina dall’Italia propriamente detta: in pratica, una “Marcia su Roma” di più di 2.000 anni fa.
Rinvio al mio articolo del 10 gennaio 2020,
www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2020/01/10/passare-il-rubicone/
ed allego:
– l’immagine dei resti del Tempio di Venere Genitrice nel Foro di Cesare a Roma; sullo sfondo, il Campidoglio;
– p. 19 del bollettino in Esperanto con i programmi delle trasmissioni per l’estero della Radio Italiana-EIAR (Radio Roma) di marzo 1940; è indicato che il 15 marzo 1940 fu trasmessa una conversazione su “Ombroj ĉe Rubicone, rememorigo pri Julio Cezaro” (Ombre al Rubicone, commemorazione di Giulio Cesare).