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Gilbert Keith Chesterton

Il 29 maggio è l’anniversario della nascita (nel 1874) dello scrittore, giornalista, saggista e poeta inglese Gilbert Keith Chesterton, noto anche come G.K. Chesterton (1874-1936).
it.wikipedia.org/wiki/Gilbert_Keith_Chesterton
Scrittore prolifico e versatile, dallo stile brillante e paradossale, è famoso soprattutto per una popolare serie di racconti, riuniti in 5 volumi pubblicati tra il 1911 e il 1935, che hanno come protagonista il personaggio di un prete poliziotto, Padre Brown:
– “The innocence of Father Brown” (L’innocenza di Padre Brown)
– “The wisdom of Father Brown” (La saggezza di Padre Brown)
– “The incredulity of Father Brown” (L’incredulità di Padre Brown)
– “The secret of Father Brown” (Il segreto di Padre Brown)
– “The scandal of Father Brown” (Lo scandalo di Padre Brown)
Chesterton, inizialmente anglicano, si convertì al cattolicesimo, e scrisse opere polemiche in difesa della confessione cattolica; ma pure i suoi racconti risentono di una vena polemica, sotto un’apparenza dimessa. È interessante vedere quello che scrisse, al riguardo, un personaggio che non può essere certo accusato di simpatie clericali:
«Il padre Brown è un cattolico che prende in giro il modo di pensare meccanico dei protestanti, e il libro è fondamentalmente un’apologia della Chiesa Romana contro la Chiesa Anglicana. Sherlock Holmes è il poliziotto “protestante” che trova il bandolo di una matassa criminale partendo dall’esterno, basandosi sulla scienza, sul metodo sperimentale, sull’induzione. Padre Brown è il prete cattolico, che attraverso le raffinate esperienze psicologiche date dalla confessione e dal lavorio di casistica morale dei padri, pur senza trascurare la scienza e l’esperienza, ma basandosi specialmente sulla deduzione e sull’introspezione, batte Sherlock Holmes in pieno, lo fa apparire un ragazzetto pretenzioso, ne mostra l’angustia e la meschinità».
(Antonio Gramsci, Lettere dal carcere)
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Chesterton era ferocemente ostile all’Esperanto, che riteneva una barbarie; malgrado ciò, non mancano traduzioni di sue opere.
Il primo volume di racconti di Padre Brown (“The innocence of Father Brown” – L’innocenza di padre Brown – La naiveco de Pastro Brown) è stato integralmente tradotto in Esperanto, nel 1937, da Cecil Morris Bean, ed è accessibile in rete
booton.tripod.com/Enhavo.htm
anche come libro elettronico (a cura di Franko Luin – INKO)
i-espero.info/files/elibroj/eo%20-%20chesterton,%20g.k.%20-%20la%20naiveco%20de%20pastro%20brown.pdf
The blue cross -La croce azzurra – La Blua Kruco
The secret garden – Il giardino segreto – La Sekreta Ĝardeno
The queer feet – Gli strani passi – La Strangaj Piedoj
The Flying Stars – Le Stelle Volanti – La Flugantaj Steloj
The invisible man – L’uomo invisibile – La Nevidebla Viro
The honour of Israel Gow – L’onore di Israel Gow – La Honoro de Israel Gow
The wrong shape – La forma errata – La Malĝusta Formo
The sins of prince Saradine – I peccati del principe Saradine – La Pekoj de la Princo Saradine
The hammer of God – Il martello di Dio – La Martelo de Dio
The eye of Apollo – L’occhio di Apollo – La Okulo de Apolono
The Sign of the Broken Sword – All’Insegna della Spada Spezzata – La Signo de la Rompita Glavo
The three tools of death – I tre strumenti di morte – La Tri Iloj de Morto
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Nel 1998, Jim Henry ha tradotto in Esperanto “On Running after One’s Hat” (Correndo dietro al proprio cappello – Pri kurado post sia ĉapo).
Un articolo di Chesterton, tradotto in Esperanto da J. Rhodes, è apparso su “Brita Esperantisto” 1905-4, p. 46-47.
Nella “Angla Antologio” (Antologia Inglese) c’è la traduzione, di Marjorie Boulton, di tre poesie di Chesterton:
– Akordo de koloroj (Art colours – Un accordo di colore)
– La glavo de surprizo (The sword of surprise – La spada della sorpresa)
– La kanto de Kvudlo
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Allego un francobollo cecoslovacco del 1969, con una caricatura di G.K. Chesterton.

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