Il 27 maggio è l’anniversario della nascita (nel 1894) dello scrittore francese Louis Ferdinand Destouches (1894-1961), conosciuto con lo pseudonimo Louis-Ferdinand Céline dal nome della nonna materna.
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Considerato uno dei maggiori scrittori della moderna letteratura francese (Charles Bukowski arrivò a definirlo “il più grande scrittore degli ultimi duemila anni”), Cèline è un personaggio molto controverso, per l’acre stile linguistico, per le espressioni dissacranti, per il cupo nichilismo, ma soprattutto per l’orientamento ideologico e politico, antisemita e filonazista.
Emarginato dopo il 1945, morì povero e dimenticato, anche se molti suoi atteggiamenti sono stati ripresi, negli anni della contestazione sfociati nel “sessantotto”, da scrittori quali Jack Kerouac, Allen Ginsberg, William S. Burroughs, Charles Bukowski, Lawrence Ferlinghetti.
Il suo romanzo più famoso, “Voyage au bout de la nuit” (Viaggio al termine della notte), del 1932, è stato tradotto in Esperanto, con il titolo “Vojaĝo ĝis noktofino”, da Armela Lequint e Ĵak Lepŭil’. New York, Mondial, 2005, 370 pagine.
Una recensione dell’originale francese, piuttosto critica, è apparsa ìn “Literatura Mondo” 1933-4, p. 6.
Allego una foto di Céline, fatta poco prima della morte.