Il 27 gennaio è l’anniversario della tragica morte (nel 1967) del cantautore e poeta italiano Luigi Tenco (1938-1967).
it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Tenco
Ho già parlato di lui il 27 gennaio 2019.
www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2019/01/27/luigi-tenco/
Trascrivo, in italiano e nella traduzione in Esperanto, la sua canzone “Vedrai, vedrai”.
Allego un annullo postale del 27 gennaio 2017, usato nella cittadina di Cassine (provincia di Alessandria) in occasione dell’emissione di un francobollo in memoria di Luigi Tenco. Sì, una curiosità: mentre in genere si pensa che Tenco fosse ligure (perché aderì alla cosiddetta “Scuola musicale di Genova”), in realtà era nato in Piemonte; e nel 2013 la sua città natale, Cassine, gli ha dedicato una piazza.
VEDRAI, VEDRAI
(Luigi Tenco)
www.youtube.com/watch?v=_AI8PfeIeLQ
Quando la sera me ne torno a casa
non ho neanche voglia di parlare,
tu non guardarmi con quella tenerezza
come fossi un bambino che ritorna deluso.
Sì, lo so che questa non è certo la vita
che ho sognato un giorno per noi.
Vedrai, vedrai,
vedrai che cambierà,
forse non sarà domani,
ma un bel giorno cambierà.
Vedrai, vedrai,
non son finito sai.
Non so dirti come e quando,
ma vedrai che cambierà.
Preferirei sapere che piangi,
che mi rimproveri di averti delusa,
e non vederti sempre così dolce
accettare da me tutto quello che viene.
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VI VIDOS
Luigi Tenco, trad. Pier Luigi Cinquantini
www.cinquantini.it/esperant/kantoj/tenco.html#VI%20VIDOS
Kiam vespere mi revenas hejmen
kaj mi ne emas eĉ paroli,
min ne rigardu kun tia tenereco
kvazaŭ estus mi knabo revenanta senreva.
Scias mi ke iam mi ne revis ĉi vivon
por nia kuna estontec’.
Vi vidos, ke ŝanĝiĝos nia viv’,
mi ne konas la kiamon,
sed ŝanĝiĝos iam ĝi
Preferus mi vin vidi ploranta
kaj riproĉanta min pro l’ senrevigo
kaj vin ne vidi ĉiam tiel dolĉa
akceptanta de mi ĉion kio okazas.
Vi vidos, ke ŝanĝiĝos nia viv’
mi ne konas la kiamon,
sed ŝanĝiĝos iam ĝi.
Vi vidos, ke ne elĉerpiĝis mi,
mi ne konas la kiamon,
sed ŝanĝiĝos iam ĝi.