Il 28 dicembre 1908 un disastroso terremoto colpì lo Stretto di Messina,
it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_di_Messina_del_1908
www.youtube.com/watch?v=hSTdrwBn9IQ
causando 80.000 morti a Messina (su 130.000 abitanti) ed almeno 15.000 nella dirimpettaia Reggio di Calabria (su 45.000 abitanti).
L’avvenimento è tanto rimasto nella memoria collettiva che ancora adesso (dopo più di un secolo) a Messina, quando si vuol parlare di un “grande sconvolgimento”, si dice “è stato un ventotto dicembre”.
Ne ho già parlato il 28 dicembre 2017.
www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2017/12/28/terremoto-di-messina-1908/
Oggi allego ulteriori documenti, sulla gara di solidarietà che ebbe luogo dopo il terremoto; le immagini mostrano:
– marina russi, che furono i primi a portare soccorso;
– la copertina del libro di Sergio Mazzoli “Nei giorni di tanta incommensurabile sciagura”, edito nel 2008, sull’aiuto (poco conosciuto) venuto da Trieste e dall’Impero Austro-Ungarico;
– pompieri e vigili milanesi;
– p. 21 della rivista britannica “Brita Esperantisto” 1909-50 (febbraio 1909), con l’invito ad aderire ad una raccolta fondi organizzata dalla Associazione Mondiale di Esperanto.
Ricordo, con l’occasione, che tra i medici accorsi a Messina c’era lo scrittore svedese Axel Munthe, del quale ho parlato il 12 febbraio 2017.
www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2017/02/12/axel-munthe/
