Il 13 dicembre è l’anniversario della morte (nel 1250) di Friedrich II. Hohenstaufen (in italiano, Federico II di Svevia; in Esperanto, Frederiko la 2-a), Imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Sicilia (1194-1250).
it.wikipedia.org/wiki/Federico_II_di_Svevia
Nel rinviare alle pagine di Wikipedia, mi limito a segnalare alcune curiosità:
– al momento della nascita, il futuro Imperatore si trovò letteralmente “in mezzo a una strada”; infatti, come ho raccontato il 27 novembre 2019,
www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2019/11/27/costanza-daltavilla/
la madre (Constance de Hauteville/ Costanza d’Altavilla) lo partorì sulla pubblica piazza di Jesi (Ancona);
– fu definito dai contemporanei “Stupor mundi”, una espressione latina ambivalente, che per i suoi ammiratori significava “Meraviglia del mondo”, e per i suoi detrattori “Terrore del mondo”;
– dopo aver debellato i musulmani di Sicilia e di Malta, si avvalse ampiamente di soldati saraceni, che furono quelli più fedeli a lui;
– adottò per il Regno di Sicilia regole anticipatrici di caratteristiche “moderne”, tra cui una sostanziale uguaglianza dei sudditi e l’ammissione delle donne ai diritti di successione;
– parlava sei lingue (latino, siciliano, tedesco, francese, greco e arabo);
– appassionato della cultura araba, fece tradurre molte opere da quella lingua (in particolare, quelle di Ibn Rushd/ Averroè), tanto da essere soprannominato “sultano battezzato”;
– egli stesso apprezzabile letterato, protesse poeti e artisti; alla sua Corte si sviluppò la Scuola poetica Siciliana (presso la quale fu inventato il “sonetto”), che influenzò la nascente lingua italiana, compreso Dante Alighieri, tanto che per poco il siciliano non divenne la lingua letteraria nazionale;
– si occupò di moltissime discipline; tra l’altro, anche di matematica (il pisano Leonardo Fibonacci gli dedicò il suo “Liber quadratorum”);
– fondò (nel 1224) l’Università di Napoli, che oggi porta il suo nome: prima università statale e laica in Occidente, in contrapposizione all’Università di Bologna, controllata dal Papa;
– il più famoso delle centinaia di castelli e fortezze riferibili a Federico II è Castel del Monte presso Andria (Puglia), patrimonio UNESCO dell’umanità;
– fu scomunicato due volte; ma è sepolto nella Cattedrale di Palermo;
– nella Divina Commedia, Dante Alighieri menziona Federico II tre volte nell’Inferno, una nel Purgatorio e una nel Paradiso:
«Qui con più di mille giaccio:
qua dentro è ‘l secondo Federico»
(Inferno X, 119-120, eretici ed epicurei)
«Io son colui che tenni ambo le chiavi
del cor di Federigo»
(Inferno XIII, 58-60, 68-69, Pier delle Vigne)
«ma dentro tutte piombo e gravi tanto,
che Federico le mettea di paglia»
(Inferno XXIII, 65-66)
«In sul paese ch’Adige e Po riga,
solea valore e cortesia trovarsi
prima che Federigo avesse briga»
(Purgatorio XVI, 115-117, Marco Lombardo)
«Quest’è la luce della gran Costanza
che del secondo vento di Soave
generò il terzo e l’ultima possanza»
(Paradiso III, 118-120, Piccarda Donati)
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Allego:
– il francobollo italiano del 1994, su bozzetto di Maria Carmela Perrini, per l’ottocentesimo anniversario della nascita di Federico II;
– il francobollo tedesco del 1994 per l’ottocentesimo anniversario della nascita di Federico II;
– il francobollo italiano del 1992, su bozzetto di Antonio Ciaburro, per l’Università di Napoli “Federico II”;
– il francobollo italiano del 1977, su bozzetto di Vangelli, per Castel del Monte;
– l’immagine della tomba di Federico II nella Cattedrale di Palermo.