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Canale di Suez

Il 17 novembre è l’anniversario dell’inaugurazione (nel 1869, esattamente 150 anni fa) del moderno Canale di Suez

it.wikipedia.org/wiki/Canale_di_Suez

(Nel 2015, il Canale è stato raddoppiato).

Ne ho già parlato il 17 novembre 2017.

www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2017/11/17/canale-di-suez/

Oggi trascrivo di nuovo (ma questa volta con traduzione in italiano) parte di un articolo diffuso in Esperanto, l’8 giugno 1975, dalla Radiotelevisione Italiana-RAI (Radio Roma, trasmissioni per l’estero), in occasione della riapertura del Canale, dopo la sua chiusura (dal 1967 al 1975) a seguito della “Guerra dei sei giorni”.

Allego un francobollo della Repubblica di San Marino del 2001, per Giuseppe Verdi e la “Marcia Trionfale” della sua opera “Aida” (composta per celebrare l’apertura del Canale nel 1869).


SUEZO KAJ ITALUJO

Teksto de Elisabetta Raus, traduko de Antonio De Salvo

Radio Roma – Esperanto, 8.6.1975

Politikaj, ekonomiaj kaj historiaj elementoj interplektiĝas en granda mondevento: la remalfermo al la trafiko de la Sueza Kanalo, post 8 jaroj de paŭzo pro la araba-israela milito. La egipta Prezidento Sadat deklaris, en ĉi tiu okazo, ke la grava akvovojo devas utili al la prospero de la homaro, kaj reakiri sian iaman rolon de kunigilo de la kvar mond-anguloj, favorante la interŝanĝojn kaj la harmonion inter la popoloj.

Italujo havas apartan intereson je tio; signifoplena simbolo de historia kunligo inter civilizoj estis la malgranda ŝipo de la itala navigisto Ambrogio Fogar, kiu antaŭiris, laŭlonge de la Kanalo, la militŝipon de la egipta Prezidento kaj la unuan komercan ŝiparon.

Itala nomo de nia epoko kuniĝas, tiel, ideale, al tiuj de aliaj italoj, kiuj apartenas al la historio de ĉi tiu Kanalo, kiu en 1869 alportis revolucion en la internaciaj maraj komunikoj: la trentia inĝeniero Luigi Negrelli, aŭtoro de la unuaj projektoj; la torina inĝeniero Edoardo Gioia, kiu kunlaboris; la bergamano Pietro Paleocapa, kiu projektis Said-Havenon; kaj al tio oni devas aldoni la nomon de Giuseppe Verdi, kiu, okaze de la inaŭguro de la Kanalo, komponis la operon “Aida”.

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SUEZ E L’ITALIA

Elisabetta Raus, Radio Roma – Esperanto, 8.6.1975

Elementi di politica, di economia e di storia si intrecciano in un grande evento mondiale: la riapertura al traffico del Canale di Suez, dopo 8 anni di sosta per la guerrea arabo-israeliana. Il Presidente egiziano Sadat ha dichiarato, in questa occasione, che l’importante via d’acqua deve servire alla prosperità dell’umanità, e riacquistare il suo antico ruolo di mezzo di comunicazione tra i quattro angoli del mondo, favorendo gli scambi e l’armonia tra ipopoli.

In questo l’Italia ha un particolare interesse: un simbolo significativo di uno storico legame tra civiltà è stato il piccolo battello del navigatore italiano Ambrogio Fogar, che ha preceduto, lungo il Canale, la nave da guerra del Presidente egiziano e la prima flotta commerciale.

Un nome italiano della nostra epoca si unisce, così, a quelli di altri italiani, che appartengono alla storia di questo Canale, il quale nel 1869 portò una rivoluzione nelle comunicazioni marittime internazionali: l’ingegnere trentino Luigi Negrelli, autore dei primi progetti; l’ingegnere torinese Edoardo Gioia, che vi collaborò; il bergamasco Pietro Paleocapa, che progettò Porto Said; e bisogna aggiungere il nome di Giuseppe Verdi, il quale, in occasione dell’inaugurazione del Canale, compose l’opera “Aida”.

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