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Cometa di Halley

L’8 novembre è l’anniversario della nascita (nel 1656) dello scienziato inglese (astronomo, matematico, fisico, geofisico e meteorologo) Edmond Halley (1656-1742),

it.wikipedia.org/wiki/Edmond_Halley

famoso soprattutto per le osservazioni ed i calcoli a proposito di una cometa, che da lui ha preso popolarmente il nome di “Cometa di Halley” (il nome ufficiale è 1P/Halley),

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la quale appare ad intervalli pressoché regolari di 76 anni: è stata visibile, tra l’altro, nel 1910 e nel 1986, e lo sarà di nuovo nel 2062.

La cometa è conosciuta non solo per la sua regolarità, ma anche perché è stato ipotizzato che fosse proprio lei la “stella” che, secondo il Vangelo di Matteo, guidò i Magi a Betlemme, e che è rappresentata, ad esempio, in un affresco di Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova.

In occasione dell’apparizione del 1910, fu edita la traduzione in Esperanto (di Wladimir Francewich Szmurlo, in Esperanto Vladimir Franceviĉ Ŝmurlo) di un opuscolo (“La Kometo de Halley”, Dresden 1910) dell’astronomo russo Sergey Nikolaevich Blazhko (in Esperanto, Sergej Nikolajeviĉ Blaĵko), e furono pubblicati articoli in Esperanto, tra l’altro, nella “Internacia Scienca Revuo” (Rivista Scientifica Internazionale) 1910-5 e in “Universo” 1909/1910-10, p. 309-313.

Allego:

– un francobollo della Repubblica di San Marino del 1986, con un particolare dell’affresco di Giotto (il francobollo celebra, al tempo stesso, il Natale e l’apparizione in quell’anno della Cometa di Halley);

– un foglietto filatelico di Grenada del 1986, per la Cometa di Halley;

– p. 312 della rivista “Universo” 1909/1910-10, con due foto della Cometa (le prime nella storia).

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