Il 31 maggio 2019 le Poste Vaticane hanno emesso il foglietto filatelico, di cui allego l’immagine, per ricordare il 25° anniversario della fine dei lavori di restauro della Cappella Sistina.
Ho parlato di quei lavori il 25 maggio 2018,
nell’anniversario della morte (nel 1958) del medico e letterato italiano (calabrese) Francesco La Cava (1877-1958)
it.wikipedia.org/wiki/Francesco_La_Cava#Il_volto_di_Michelangelo_scoperto_nel_Giudizio_Finale
il quale, nel 1925, segnalò che, se si guarda bene il viso della pelle scuoiata di San Bartolomeo nel “Giudizio Universale”, si vede chiaramente l’autoritratto di Michelangelo Buonarroti.
Questo riconoscimento è menzionato nell’apposito comunicato delle Poste Vaticane, che scrive:
25° ANNIVERSARIO DELLA FINE
DEI LAVORI DI RESTAURO DELLA
CAPPELLA SISTINA
25 anni fa veniva ultimato il complesso restauro degli affreschi della Cappella Sistina, iniziato nel 1980. L’Ufficio Filatelico del Vaticano dedica all’occasione un foglietto contenente tre valori raffiguranti particolari del Giudizio Universale di Michelangelo che adorna la parete dell’altare. Il restauro ha restituito all’opera la nitidezza dei colori, il vigore delle forme, la definizione dei particolari e l’unità complessiva dell’opera, rovinata nel tempo dai fumi delle candele dell’altare e dalle colle stese per conferire maggiore luminosità all’affresco.
Tutte le figure partecipano attivamente ed emotivamente al Giudizio, con le espressioni del volto, con gesti delle mani e delle braccia manifestando sgomento, angoscia e timore. La scena si sviluppa intorno alle figure centrali del Cristo Giudice e della Vergine, riprodotti nel valore da € 1,10. Al loro piedi, in posizione predominante, appaiono San Lorenzo che tiene la graticola, e San Bartolomeo che reca in mano la sua pelle, in cui è stato riconosciuto l’autoritratto anamorfico di Michelangelo. Nel gruppo alla sinistra si riconoscono Sant’Andrea, di spalle con la croce in mano e san Giovanni Battista, col manto di pelo di cammello, ritratto nel valore da € 0,25. L’altro valore raffigura invece San Pietro in primo piano, con le chiavi in mano e gli occhi sbarrati in un’espressione preoccupata; dietro di lui spicca San Paolo, riconoscibile dalla barba e dal mantello rosso.
Nella composizione grafica, si è cercato di intervenire con tutta la discrezione possibile per lasciare la parola alla stupefacente bellezza degli affreschi michelangioleschi.
°°°°°
Sul restauro degli affreschi della Cappella Sistina, un bell’articolo in Esperanto, con illustrazioni, è pubblicato su “Espero katolika” 1984-11/12, p. 194-196
www.esperokatolika.org/ek19811985/ek1984_1112.htm#5