Il 23 gennaio è l’anniversario della nascita (nel 1783) dello scrittore francese Marie-Henri Beyle, noto come Stendhal (1783-1842)
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famoso (oltre che per biografie di Gioachino Rossini,
Wolfgang Amadeus Mozart
e Pietro Metastasio,
www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2017/04/12/pietro-metastasio/ ),
per i romanzi “Le Rouge et le Noir” (Il Rosso e il Nero) e “La Chartreuse de Parme” (La Certosa di Parma).
Stendhal visse a lungo in Italia, in particolare a Milano (tanto da essere definito “milanese”); conobbe ed apprezzò il poeta dialettale milanese Carlo Porta.
Su piano linguistico, è una caratteristica di Stendhal (che ha formato oggetto di studi approfonditi) l’uso disinvolto, nel medesimo testo, di parole francesi, italiane e inglesi, che danno vita ad una specie di personalissimo esperanto, accompagnato spesso da parole abbreviate ed anagrammi: per questo motivo, è sempre un problema pubblicare a stampa i suoi lavori, perché non è facile identificare nel manoscritto che cosa vada in carattere normale, e che cosa invece in corsivo.
Il primo capitolo del romanzo “La Chartreuse de Parme” è stato tradotto in Esperanto (La Kartuzio de Parma).
Trascrivo, con traduzione in italiano, parte di un articolo (un po’ ironico, e fin troppo ottimista) pubblicato nella rivista letteraria ungherese in Esperanto “Literatura Mondo” 1935-6, p. 120, ed allego:
– un ritratto di Stendhal, opera dello svedese Olof Johan Södermark (1790-1848), conservato nel castello di Versailles (Francia);
– il francobollo francese del 1983 per il secondo centenario della nascita di Stendhal, su bozzetto di Pierre Forget, ispirato al dipinto di Södermark.
(Segue traduzione in italiano)
REVIVIGO DE LA FRANCA-ITALA AMIKECO
Ĉiu memoras pri la tempo, kiam la diplomatiaj rilatoj inter Francio kaj Italio estis iom streĉitaj. Oni eĉ timis pri okazonta konflikto! Senbazaj timoj. La du nacioj renodis sian malnovan amikecon pli firme ol iam ajn antaŭe. La francoj memoris, ke Roma, la antikva kaj ĉiam juna patrino de la latineco, estas ilia spirita patrino; Roma, urbo de la amo, laŭ antikva, sed ĉiam vera, anagramo: ROMA-AMOR! Grandioza ekspozicio de itala arto okazis en la Louvre, la francaj literaturaj gazetoj abunde kaj detale pritraktas la literaturajn eventojn de Italio, s-ro Martin du Gard, direktoro de la eminenta gazeto Les Nouvelles Littéraire,s ĵus intervjuis s-ron Mussolini!
Siaflanke, la italoj fervore reciprokas. Post la pompa inaŭguro de la busto de Chateaubriand en Roma, en ĉeesto de la Duce, oni starigis en la Scala de Milano la buston de Stendhal, kiun la italoj nomas Arrigo Beyle, Milanese. La unua el tiuj ceremonioj estis grandioza, ni volus diri klasika, kiel decis por la animo de la granda Romantikulo…
… La inaŭguro de la busto de Stendhal, en la atrio de la Scala, estis ankaŭ tre konvena al la memoro de la honorito, Jam en 1914 grupo de amikoj de Stendhal iniciatis la starigon de statueto, sed venis la milito. Tamen la ideo ne estis forgesita, kaj la ĵusa efektivigo havis tre emocian festan intimecon. S-ro Paul Hazard rememorigis en tre bela parolado tion, kion Stendhal ŝuldas al Italio. «Kia miraklo, li diris, en la unua renkonto de Stendhal kun Milano! Tie devis plene ekflori, dank al la magia povo de la amo, la senkomparaj riĉoj ĝis tiam enfermitaj en la fundo de lia animo».
“Literatura Mondo” 1935-6, p. 120
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(Traduzione):
REVIVISCENZA DELL’AMICIZIA FRANCO-ITALIANA
Ognuno ricorda il tempo in cui i rapporti tra Francia e Italia erano un po’ tesi. Si temeva perfino che sarebbe scoppiato un conflitto! Timori senza fondamento. Le due nazioni hanno riannodato l’antica amicizia più saldamente che mai. I francesi si sono ricordati che Roma, l’antica e sempre giovane madre della latinità, è la loro madre spirituale; Roma, città dell’amore, secondo un antico ma sempre vero anagramma: ROMA-AMOR! Una grandiosa mostra di arte italiana ha avuto luogo al Louvre, le riviste letterarie francesi trattano con dovizia di particolari gli eventi letterari italiani, il sig. Martin du Gard, direttore dell’importante giornale Les Nouvelles Littéraires, ha appena intervistato il sig. Mussolini!
Dal canto loro, gli italiani ricambiano con fervore. Dopo la pomposa inaugurazione del busto di Chateaubriand a Roma, alla presenza del Duce, è stato posto alla Scala di Milano il busto di Stendhal, che gli italiani chiamano Arrigo Beyle, Milanese. La prima di queste cerimonie è stata grandiosa, vorremmo dire classica, come si conveniva all’anima del grande Romantico…
… L’inaugurazione del busto di Stendhal, nell’atrio della Scala, è stata ancor più adeguata alla memoria dell’onorato. Già nel 1914 un gruppo di amici di Stendhal prese l’iniziativa di una statuetta, ma venne la guerra. Tuttavia l’idea non fu dimenticata, e la recente realizzazione ha avuto una intimità molto festosa ed emozionante. Il sig. Paul Hazard ha ricordato in un bellissimo discorso quello di cui Stendhal è debitore all’Italia. «Che miracolo, ha detto, al primo incontro di Stendhal con Milano! Là dovevano fiorire pienamente, grazie al magico potere dell’amore, le incomparabili ricchezze fino allora rinchiuse in fondo alla sua anima».
“Literatura Mondo” 1935-6, p. 120, trad. Antonio De Salvo