Il 17 gennaio è l’anniversario della nascita (nel 1706) dello statunitense Benjamin Franklin (1706-1790)
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Genio eclettico, fu tipografo, giornalista, diplomatico, scienziato e politico. Autodidatta, parlava correntemente inglese, francese e tedesco, ed era in grado di leggere lo spagnolo, l’italiano e il latino; elaborò un alfabetico fonetico per riformare la scrittura dell’inglese; fu autore (effettivo o supposto) di molte invenzioni, tra cui il parafulmine e le lenti bifocali; propose l’introduzione dell’ora legale; svolse un’intensa attività politica e sociale, tanto da essere considerato uno dei Padri fondatori degli Stati Uniti (per questo, il suo ritratto appare sulle banconote USA da 100 dollari, sebbene non ne sia stato Presidente).
La “American Philosophical Society” (Società Filosofica Americana), da lui fondata con lo scopo di favorire le scienze ed introdurre utili ritrovati, si occupò nel 1887 della questione di una lingua internazionale, giungendo ad elaborare principi molto simili a quelli che, in quello stesso periodo, furono alla base dell’Esperanto.
Quasi per civetteria, Franklin si autodefiniva semplicemente “un tipografo”, tanto che sulla sua tomba fece mettere questa iscrizione, al tempo stesso espressione di autoironia e di fede:
“The Body of B. Franklin Printer; Like the Cover of an old Book, Its Contents torn out, And stript of its Lettering and Gilding, Lies here, Food for Worms. But the Work shall not be wholly lost: For it will, as he believ’d, appear once more, In a new & more perfect Edition, Corrected and Amended By the Author.
(“Il Corpo di B. Franklin, Tipografo; come la copertina di un vecchio libro, privata del suo contenuto e spogliata del titolo e delle dorature, giace qui, pasto per i vermi. Ma la sua opera non andrà perduta: come egli credeva, egli ricomparirà in una nuova e più perfetta edizione, riveduta e corretta dall’Autore”).
Allego l’immagine del biglietto USA da 100 dollari.