Personaggi

Klement Gottwald

Il 23 novembre è l’anniversario della nascita del politico ceco Klement Gottwald (1896-1953)
it.wikipedia.org/wiki/Klement_Gottwald
che può essere portato ad esempio della realizzazione di due modi di dire:
– sic transit gloria mundi (così passa la gloria del mondo)
it.wikipedia.org/wiki/Sic_transit_gloria_mundi
– chi la fa, l’aspetti.
Ho già parlato di lui, indirettamente, il 3 settembre 2017, a proposito di Edvard Beneš (1884-1948)

Edvard Beneš


che il 7 giugno 1948 fu costretto a dimettersi da Presidente della Repubblica Cecoslovacca, a seguito del colpo di Stato comunista di Gottwald del 25 febbraio 1948 (una nota storica: quel colpo di Stato, che portò la Cecoslovacchia nell’orbita sovietica di Stalin, fu paradossalmente salutare per l’Italia: unitamente alla strana morte di Jan Masaryk (una nuova “defenestrazione di Praga”)
it.wikipedia.org/wiki/Defenestrazione_di_Praga_(1948)
fece così tanta impressione nell’opinione pubblica italiana, che alle elezioni politiche italiane del 18 aprile 1948 vinse, anzi stravinse la Democrazia Cristiana, interprete di quello che allora era il sentimento cattolico della Nazione, e l’Italia non entrò anch’essa nell’orbita sovietica).
Osannato durante il regime comunista, malgrado la scia di sangue che si lasciò dietro (tra gli altri, furono impiccati Rudolf Slánský e Vladimír Clementis, che si opponevano all’influenza sovietica), a Gottwald furono intitolate strade e piazze (ad esempio, “Gottwaldovo námestie” – Piazza Gottwald a Bratislava, Slovacchia); furono eretti monumenti; furono dedicati francobolli; la città morava di Zlín cambiò nome in Gottwaldov; la città ucraina di Zmiïv cambiò nome in Hotvald.
Caduto il comunismo, la piazza di Bratislava è adesso “Námestie Slobody” (Piazza della Libertà); dal 1990 le due città sono tornate a chiamarsi Zlín e Zmiïv; i monumenti sono stati rimossi, e quelli in bronzo (di Písek e Prachatice) sono stati fusi per ricavarne il materiale per il monumento ai bambini del campo di sterminio di Lidice (di cui parlerò in altra occasione); le sue spoglie sono state rimosse dal monumento nazionale in cui erano state collocate, e sepolte in una fossa comune.
Quanto alla nemesi storica, basta dire che in una fotografia del 21 febbraio 1948 Gottwald appariva insieme con Vladimír Clementis; quando questi cadde in disgrazia, fu cancellato dalla fotografia (secondo lo stile descritto da George Orwell nel famoso romanzo “1984”). Quasi per contrappasso, nelle odierne Repubbliche Ceca e Slovacca vi è una vera e propria “damnatio memoriae” (condanna della memoria)
eo.wikipedia.org/wiki/Damnatio_memoriae
it.wikipedia.org/wiki/Damnatio_memoriae
di Gottwald, cioè si è cancellata ogni sua traccia, e se lo si ricorda, lo si fa unicamente per ribadire la durezza e l’oppressione del suo regime.
Una curiosità esperantista: Nel 1961 l’allora Cecoslovacchia emise due serie di francobolli per propagandare l’Esposizione Filatelica Mondiale “Praga 1962”, con didascalie in inglese, arabo, cinese, francese, tedesco, spagnolo, italiano, russo, svedese e… Esperanto! Quest’ultima lingua è usata nel francobollo, emesso il 18 dicembre 1961 in 200.000 esemplari, che riproduce l’Altoforno “Nová huť Klement Gottwald” di Ostrava-Kuncice, oggi semplicemente Nová huť.
Allego:
– un francobollo cecoslovacco del 1951, con Gottwald e Stalin;
– la busta primo giorno (FDC) con il francobollo cecoslovacco (il primo a destra) del 1961, con didascalie in Esperanto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *