Il 13 ottobre è l’anniversario della morte (nel 1961) del sacerdote cattolico (Monsignore), poeta, scrittore e linguista maltese Karmel (Carmelo) Psaila, conosciuto come Dun Karm ( = Don Carmelo) (1871-1961)
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famoso soprattutto quale autore delle parole dell’Inno nazionale maltese (L-Innu Malti)
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Dun Karm conosceva perfettamente la lingua italiana: pubblicò varie raccolte di poesie in italiano (“Foglie di alloro”, “Versi”, ecc.); e tradusse in maltese “I Sepolcri” di Ugo Foscolo
Probabilmente Dun Karm sarebbe più conosciuto se avesse continuato ad usare l’italiano (che all’epoca dominava la vita culturale maltese), oppure se avesse scritto in inglese (di cui era professore) quando Malta entrò nell’ambito culturale britannico; invece, a partire dal 1912 scrisse soltanto in maltese, elevando alla dignità di lingua quello che era considerato un dialetto, e pubblicando (tra il 1947 ed il 1955) un vocabolario maltese in tre volumi.
Dun Karm conosceva anche l’Esperanto
www.esperokatolika.org/ek19611965/ek1965_01.htm#4
sebbene non prendesse parte alle attività del movimento esperantista. Ne fa fede la sua poesia in Esperanto “Penso printempa” (Pensiero primaverile), dell’1 aprile 1901, pubblicata su “Espero katolika” 1965-1:
www.esperokatolika.org/ek19611965/ek1965_01.htm#5
Due sue lunghe poesie (“La Muzea Pralampo” e “La Mio kaj Lia Pretero”) sono state tradotte in Esperanto da Carmel Mallia
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e pubblicate nel 1985 nel volume “Antologio de Maltaj Poetoj” (Antologia di poeti maltesi), recensione di Francesco Pignatelli nella rivista italiana “L’Esperanto” 1988-3/4, p. 17; “La Mio kaj Lia Pretero” era già apparsa in volume a parte nel 1973.
Nel 2003 Carmel Mallia tenne una conferenza su Dun Karm durante il Congresso ecumenico degli esperantisti cattolici ed evangelici (IKUE-KELI) di Rimini (v. “Espero katolika” 2003-5/6 p. 101); e, sempre nel 2003, pubblicò il saggio “Du Ĝemelaj Voĉoj: L.L. Zamenhof kaj Dun Karm” (Due voci gemelle: L.L. Zamenhof e Dun Karm) nel volume “Klaro kaj elasto” a cura di Reinhard Haupenthal, Iltis.
Trascrivo l’Inno nazionale maltese, in lingua maltese, in italiano, e in due versioni in Esperanto.
Allego il francobollo maltese del 1971, su bozzetto di Anthony Agius, per il primo centenario della nascita di Dun Karm.
L-INNU MALTI
Lil din l-art ħelwa, l-Omm li tatna isimha,
ħares, mulej, kif dejjem int ħarist:
ftakar li lilha bl-oħla dawl libbist.
Agħti, kbir Alla, id-dehen lil min jaħkimha,
rodd il-ħniena lis-sid, saħħa ‘l-ħaddiem:
seddaq il-għaqda fil-Maltin u s-sliem.
Dun Karm
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INNO NAZIONALE DI MALTA
Questa dolce terra, la Madre che ci ha dato il proprio nome,
proteggi, Signore, come l’hai sempre protetta:
ricordati che Tu della luce più dolce l’hai rivestita.
Concedi, o grande Dio, la saggezza ai governanti,
dona la bontà ai padroni, la forza ai lavoratori:
assicura l’unione e la pace tra i maltesi.
Dun Karm, trad. Antonio De Salvo
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MALTA NACIA HIMNO
Ĉi tiun landon dolĉan, la patrinon, kiu donis al ni sian nomon,
gardu, Sinjoro, kiel ĉiam vi gardis;
memoru ke ĝin per la plej dolĉa lumo vi vestis.
Donu, Granda Dio, al gvidantoj saĝecon;
transdonu bonkorecon al la dungantoj, forton al la laboristoj;
konfirmu la unuecon kaj la pacon, inter la maltanoj.
Dun Karm, trad. Reno M. Caruana
(“Espero Katolika” 1/1965)
www.esperokatolika.org/ek19611965/ek1965_01.htm#12
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MALTA NACIA HIMNO
Ĉi landon, kies nomon ni honoras,
kiel pasinte gardu nun, Sinjoro;
de ĝia belo estas vi l’ aŭtoro.
Gvidu, Di’ granda, ĝian registaron;
bonkoru l’ mastroj; fortu l’ proletaro;
firmigu l’ pacon ĉe la maltanaro.
Dun Karm, trad. Carmel Mallia