Il 30 agosto è l’anniversario della morte (nel 1483) del Re di Francia Louis XI le Prudent (Luigi XI il Prudente) (1423-1483)
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soprannominato per il suo cinismo “l’universelle aragne” (il ragno universale).
I francesi lo ricordano come un grande Re, perché consolidò la struttura dello Stato dopo le devastazioni della guerra dei Cento anni, e ingrandì notevolmente il Regno, mediante l’annessione della Borgogna, di Angiò, del Maine della Piccardia e della Provenza.
Creò il servizio postale gestito dallo Stato, ma per l’uso esclusivo del Re, che in tal modo poteva controllare le province e i vassalli; il servizio fu posto a disposizione del pubblico (più esattamente, di alcuni privilegiati) soltanto da Guillaume Fouquet de la Varenne (1560-1616)
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Nel romanzo “Notre-Dame de Paris” di Victor Hugo
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ambientato agli inizi dell’anno 1482, Luigi XI è il sovrano regnante di Francia.
Trascrivo, con traduzione in italiano, un aneddoto pubblicato su “L’Esperanto” 1922-6, p. 128, ed allego il francobollo francese del 1945 (su bozzetto di Raoul Serres)in ricordo di “Louis XI créateur de la Poste d’État” (Luigi XI creatore della Posta di Stato).
Segue traduzione in italiano
Astrologoj kaj kometoj
Multegaj estas la superstiĉoj kiujn ĉiam kaŭzis kaj kaŭzos la apero de la kometoj.
De Nerono ĝis Katarino de Mediĉoj oni devas memori ke ĉiuj reĝoj kaj princoj havis ĉe la kortego astrologon, kiu devis zorgi fari la aŭspiciojn pri la bonfarto de la estroj, precipe de la reĝo aŭ princo. Tia tasko certege ne estis el la plej plaĉaj aferoj, ĉar ofte oni povis malkontentigi la reĝon. Fakte Tiberjo ĵetigis en Tibron aŭ faligis de la rokoj de Kapri plurajn el tiuj divenistoj.
Specialan fakton oni rakontas pri la astrologo de Luizo XI. Lin suspektinte je ĉarlataneco, la suvereno lin alvokis al si. Antaŭordono estis donita al la soldatoj por ke je faro de antaŭdifinita signalo, ili prenos kaj metos lin en sakon, poste, ĵetotan en la Sejnon.
La malfeliĉa astrologo alvenis kaj el la mieno de l’ suvereno li argumentis, ke por li la vento ne blovetis tre favora.
Luizo diris al li:
— Vi, kiu el la rigardo de l’astroj, pretendas diveni tiom da aferoj, diru al mi: Kiam alvenos la tago de via morto?
— Reĝa Moŝto! la astroj ne montras la precizan momenton de mia morto; tamen la ĵus trairanta kometo certigas ke mi mortos tri tagojn antaŭ la morto de via Reĝa Moŝto!
Pro tia neatendita respondo, la reĝo surprizita tutsingarde evitis fari la difinitan signalon, ne nur, sed eĉ de tiu tago li zorgadis ĉiam akurate gardi la sanon de l’ astrologo.
“L’Esperanto” 1922-6, p. 128
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Traduzione:
Astrologhi e comete
Moltissime sono le superstizioni sempre causate in passato e in futuro dall’apparizione di comete.
Da Nerone a Caterina de’ Medici, si deve ricordare che tutti i re e i principi hanno avuto a Corte un astrologo, che doveva fare gli auspici per la salute dei suoi capi, soprattutto del re o del principe. Un tale compito non era certo dei più piacevoli, perché spesso si poteva scontentare il re. Difatti Tiberio fece gettare nel Tevere o precipitare dalle rocce di Capri molti di quegli indovini.
Un fatto speciale si racconta a proposito dell’astrologo di Luigi XI. Poiché sospettava che fosse un ciarlatano, il sovrano lo mandò a chiamare. Ai soldati era stato dato in precedenza l’ordine che, ad un segnale convenuto, lo prendessero e mettessero in un sacco, da gettare poi nella Senna.
Il povero astrologo arrivò, e dalla faccia del sovrano concluse che tirava brutta aria.
Luigi gli disse:
— Tu, che dalla visione degli astri pretendi di indovinare tante cose, dimmi: quando verrà il giorno della tua morte?
— Maestà! gli astri non mostrano il momento preciso della mia morte; però la cometa che sta passando mi assicura che morirò tre giorni prima di Vostra Maestà!
Per questa risposta inaspettata, il re sorpreso si guardò bene dal dare il segnale convenuto, non solo, ma anzi da quel giorno si dette sempre da fare per conservare con cura la salute dell’astrologo.
(“L’Esperanto” 1922-6, p. 128)