Il 23 giugno è la festa nazionale del Granducato di Lussemburgo
it.wikipedia.org/wiki/Lussemburgo
uno degli Stati fondatori dell’Unione europea.
Racchiuso tra Francia, Germania e Belgio, il Lussemburgo è da sempre punto d’incontro tra popoli diversi (non per nulla, Schengen è una cittadina del Lussemburgo), con tre lingue ufficiali: il lussemburghese, il francese e il tedesco.
Il Parlamento usa il lussemburghese, ma le leggi sono pubblicate in francese, e nei rapporti con la pubblica amministrazione ed in tribunale si possono usare tutte e tre le lingue ufficiali.
L’insegnamento elementare avviene in lussemburghese, quello secondario ed universitario nelle tre lingue ufficiali; questo, unito alla circostanza che il Paese è sede di molte organizzazioni internazionali ed è un importante centro finanziario, fa sì che gli abitanti del Lussemburgo abbiano mediamente buone conoscenze linguistiche: secondo una stima del 2004, il 99% sa il francese, l’82% il lussemburghese, l’81% il tedesco, il 72% l’inglese, il 34% l’italiano, il 28% il portoghese, il 22% lo spagnolo, ed il 13% il neerlandese/ fiammingo.
Per l’attività esperantista in Lussemburgo, si veda
eo.wikipedia.org/wiki/Esperanto-movado_en_Luksemburgo
Ho anche parlato dell’attività di Hans-Jorg Kindler (Trixini) il 17 giugno 2017:
www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2017/06/17/sergio-corazzini/
Allego:
– una busta con annullo postale in lingua lussemburghese;
– una cartolina con vedute di Lussemburgo (capitale del Granducato) e didascalie in Esperanto.