Il 9 febbraio è l’anniversario della morte (nel 2004) dell’Arcivescovo cattolico e Cardinale Opilio Rossi (1910-2004)
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nato a New York da genitori italiani; che nel suo lungo servizio ecclesiale è stato, tra l’altro, Nunzio apostolico (ambasciatore del Papa) in Austria, e Presidente del Pontificio consiglio per i laici.
“Espero katolika” ha scritto due volte di lui (1980-6, p. 87-88, e 1992-1/2, p. 15-22), in relazione con due udienze che egli concesse, il 24 aprile 1980 e nel 1981, a Don Duilio Magnani
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e Antonio De Salvo
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(rispettivamente, Presidente e Segretario dell’IKUE – Internacia Katolika Unuiĝo Esperantista, Unione Internazionale Cattolica Esperantista), nel quadro delle complesse e non facili iniziative che, nell’arco di molti anni, l’11 febbraio 1992 portarono al riconoscimento ufficiale dell’IKUE come “Associazione privata di fedeli di diritto pontificio”:
www.ikue.org/historio/ikuedekreto.htm
Il testo integrale dei due articoli può essere letto qui:
www.esperokatolika.org/ek19761980/ek1980_06.htm
www.esperokatolika.org/ek19911995/ek1992_0102.htm#9
Trascrivo un passo del primo articolo (con la relativa traduzione), ed allego il decreto di riconoscimento dell’IKUE.
➢ La 24-an de aprilo 1980 Kardinalo Opilio Rossi tre afable interparolis kun Magnani kaj De Salvo, preskaŭ unu horon (interalie, li konfesis, ke li jam pli frue aŭdis pri Esperanto, ĉar, kiam li estis Nuncio en Aŭstrio, la tiama Federacia Prezidento, la esperantisto Franz Jonas, kelkfoje parolis al li pri la Internacia Lingvo: jen nekonata epizodo de la esperantista agado de la socialisto Jonas, kiu kun la Nuncio de la Sankta Sidejo babilis pri… Esperanto!). Kun intereso Kard. Rossi informiĝis pri la agado de IKUE, kaj li estis tre surprizita, aŭdante, ke la esperantistoj ne celas simple amon kaj fratecon, sed ili ankaŭ havas ampleksan apostolan agadon, kiu esprimiĝas per konkretaj faroj (eldonado, kongresoj, spiritaj ekzercoj, organizitaj bonfaraj iniciatoj, diskonigo de la vivo de la Eklezio ĉe nekatolikoj, nekristanoj kaj nekredantoj, ktp).
(EK 1980-6, p. 87-88)
(Traduzione):
Il 24 aprile 1980 il Cardinale Opilio Rossi ha parlato molto affabilmente con Magnani e De Salvo, quasi un’ora tra l’altro, ha confessato che aveva già sentito parlare dell’Esperanto, perché, quando era Nunzio in Austria, l’allora Presidente Federale, l’esperantista Franz Jonas, qualche volta gli parlava della Lingua Internazionale: ecco un episodio sconosciuto dell’attività esperantista del socialista Jonas, che con il Nunzio della Santa Sede chiacchierava di… Esperanto!). Con interesse il Card. Rossi si è informato dell’attività dell’IKUE, ed è rimasto molto sorpreso sentendo che gli esperantisti non hanno semplicemente per scopo l’amore e la fratellanza, ma hanno anche una vasta attività di apostolato, che si esprime in azioni concrete (attività editoriale, congressi, esercizi spirituali, azioni organizzate di beneficenza, diffusione della conoscenza della vita della Chiesa presso i non cattolici, i non cristiani e i non credenti, ecc.).
Su Franz Jonas e l’Esperanto: