Il 28 dicembre è l’anniversario del disastroso terremoto che nel 1908 colpì lo Stretto di Messina
it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_di_Messina_del_1908
eo.wikipedia.org/wiki/Tertremo_en_Italio_en_1908
causando 80.000 morti a Messina (su 130.000 abitanti) ed almeno 15.000 nella dirimpettaia Reggio di Calabria (su 45.000 abitanti).
L’avvenimento è tanto rimasto nella memoria collettiva che ancora oggi (dopo più di un secolo) a Messina, quando si vuol parlare di un “grande sconvolgimento, si dice “è stato un ventotto dicembre”.
Anche la stampa esperantista si occupò dell’evento:
- “La Revuo”, III, 1908-1909, p. 300-308 pubblicò un lungo rapporto: lo si può leggere e scaricare sul sito della Biblioteca Nazionale Austriaca di Vienna:
anno.onb.ac.at/cgi-content/anno-plus?aid=e0c&datum=1908&size=45
- “Espero katolika” 1909-51 (gennaio-febbraio 1909), p. 24-25, anche riferì ed invitò alla solidarietà:
– “Brita Esperantisto” 1909-50 (febbraio 1909), p. 21,
anno.onb.ac.at/cgi-content/anno-plus?aid=e1d&datum=1909&page=21&size=45
invitò a partecipare alla raccolta di fondi organizzata dall’UEA;
- “Roma Esperantisto” 1908-12 (dicembre 1908) ringraziò, e menzionò le offerte venute dall’estero, tra cui “50 franchi sono dono del Dott. L. Ludovico Zamenhof”.
Allego:
- il francobollo italiano del 2008 per il primo centenario del terremoto, con i due annulli speciali di Messina e di Reggio di Calabria;
- un’immagine di Messina dopo il terremoto, da un’antica cartolina;
- p. 129 di “Roma Esperantisto” 1908-12.
