Il 24 luglio ricorre la nascita (nel 1783) del generale, patriota, rivoluzionario e Capo di Stato venezuelano Simón José Antonio Bolívar y Palacios, noto semplicemente come Simón Bolívar (1783-1830)
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chiamato Libertador (Liberatore) per il suo contributo all’indipendenza dalla Spagna di Bolivia, Colombia, Ecuador, Panama, Perù e Venezuela.
Considerato un eroe nazionale nella maggior parte de Paesi dell’America Latina (in Venezuela ed in Ecuador, il 24 luglio è festa nazionale), ha ricevuto riconoscimenti in varie parti del mondo, con statue, monumenti, parchi, piazze e vie a lui dedicati (tra l’altro, a Caracas, Santiago del Cile, San Salvador, San Francisco, New York, Ottawa, Parigi, Bruxelles nel palazzo del Parlamento Europeo; in Italia, a Roma, Milano e Napoli).
In particolare, Roma gli ha intitolato una piazza (in precedenza, “piazza Menenio Agrippa”, dal nome dell’autore del famoso “Apologo”) a Monte Sacro
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il luogo dove nel 1805 Simón Bolívar fece questo solenne giuramento: “Giuro per il Dio dei miei padri, giuro sul mio onore e giuro sulla mia patria, che non darò riposo al mio braccio né pace alla mia anima fino a quando non avrò spezzato le catene che ci opprimono per volontà del potere spagnolo”.
Roma gli ha dedicato anche un monumento equestre, opera di Pietro Canonica, però non a Monte Sacro, bensì nella zona di Valle Giulia, perché all’epoca (1930-1934) Monte Sacro (ora densamente abitato) era considerato troppo periferico (basti pensare che ancora oggi una località di quel quartiere conserva il nome “Batteria Nomentana”, perché lì erano collocate, in aperta campagna, le artiglierie a difesa della città verso nord).
Quanto ai rapporti con l’Esperanto:
– nel numero 1967-1/2, p. 19, de “L’Esperanto”, è riferito che nel dicembre 1967 ebbe luogo presso il Gruppo Esperantista di Torino “una interessante conferenza di Pedro Aguilar Solá sulla figura dell’eroe sudamericano Simón Bolívar”;
- nel 1972-1973, corsi ufficiali di Esperanto ebbero luogo presso la Facoltà di Lingue moderne dell’Università Pontificia di Medellín, Colombia, intitolata a Simón Bolívar. Ne riferì Radio Roma-Esperanto nella trasmissione del 6.5.1973:
“La 17.an de februaro 1973-a komenciĝis oficiala esperanto-kurso en la Pontifika Universitato je nomo de Simon Bolivar, en la kolombia urbo Medellín. La kurso daŭros entute 30 horojn, tio signifas 10 horojn plimulte ol tiu de pasinta jaro, kiu montriĝis sukcesa. La lekciojn prizorgas la direktoro de la universitata fako pri modernaj lingvoj”;
- a Simón Bolívar è intitolata l’orchestra giovanile del Venezuela, nata da un progetto umanitario fondato dal Maestro José Antonio Abreu; ne parlò Radio Roma-Esperanto nella trasmissione del 16 settembre 2006:
L’orchestra giovanile del Venezuela “Simon Bolivar”, diretta dalle prestigiose bacchette di Claudio Abbado e Gustavo Dudamel, si è esibita con successo al Teatro Massimo di Palermo, la seconda tappa sarà Roma all’Auditorium Parco della Musica. La formazione nasce da un progetto umanitario fondato dal Maestro Josè Antonio Abreu che, in oltre trent’anni, ha permesso ad oltre 250 mila ragazzi sudamericani di famiglie povere o emarginate di avere accesso alla musica e all’educazione. Dal progetto sono nate 102 orchestre giovanili e 55 orchestre infantili. “Per aver dedicato tutta la vita alla tutela dell’infanzia e dell’adolescenza” al Maestro Josè Antonio Abreu è stato consegnato, dal Presidente dell’UNICEF Italia Antonio Sclavi, il “Premio UNICEF – Dalla parte dei bambini”.
Allego:
- l’immagine del monumento a Bolívar a Caracas (da una vecchia cartolina);
- l’immagine di un foglietto emesso dalle Poste dell’Ecuador nel 2016;
- la p. 19 de “L’Esperanto” 1967-1/2.