Il 18 maggio ricorre la nascita (nel 1887) dello scrittore italiano (piemontese) Salvator Gotta (1887-1980)
it.wikipedia.org/wiki/Salvator_Gotta
noto quale autore delle parole dell’Inno fascista “Giovinezza”
it.wikipedia.org/wiki/Giovinezza_%28inno%29 )
Trascrivo dal resoconto del Congresso di Esperanto di Napoli (Itala Esperanta Revuo 1927-10/11, p. 135, allegata):
Seduta di Sabato 3 Settembre 1927, ore 10.30.
Nel Salone della Camera di Commercio di Napoli, gentilmente concesso da quel Commissario Straordinario On. Boriello, ha luogo la seduta di apertura del Congresso.
La seduta è aperta al suono della Marcia Reale, dell’Inno «Giovinezza» ed al canto dell’Inno «La Espero», egregiamente eseguito da un gruppo di gentili Signorine, diretto dal Comm. Avv. Tito Mirenghi, ed accompagnato al piano dalla Signorina Bartolotti.
Salvator Gotta è stato anche famoso per il romanzo per ragazzi “Piccolo alpino”, molto popolare in Italia in un determinato periodo, e per la sua rubrica di corrispondenza con i giovani lettori del settimanale a fumetti “Topolino”
it.wikipedia.org/wiki/Topolino
eo.wikipedia.org/wiki/Mickey_Mouse
Allego una testimonianza (da “Il foglio volante – La flugfolio” 2016-3 di Amerigo Iannacone
it.wikipedia.org/wiki/Amerigo_Iannacone )
della sua simpatia per l’Esperanto (secondo una lettera del lettore Luciano Masolini).