Il 27 aprile ricorre la nascita (nel 1791) dell’inventore statunitense Samuel Finley Breese Morse (1791-1872)
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noto per aver inventato il telegrafo elettrico scrivente e il relativo “alfabeto” che da lui prende il nome di “Codice Morse”, cioè un sistema di linee e punti che consente la trasmissione di messaggi a distanza
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(il sistema oggi usato è una elaborazione dell’originario codice Morse, introdotta dal tedesco Friedrich Clemens Gerke
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I cellulari “Nokia” usavano il codice Morse per avvertire dell’arrivo di un messaggio: il suono che si udiva corrispondeva alle lettere SMS: … _ _ … (Short Message Service – Servizio Brevi Messaggi).
Ancora più noto è il segnale di emergenza SOS: tre punti, tre linee, tre punti:
Esistono varie versioni del codice Morse per le lettere speciali dell’alfabeto Esperanto (un ampio articolo su questo argomento è stato pubblicato in “Esperanto de UEA” 1962-2, pagg. 30-31), anche se in genere si preferisce usare il metodo alternativo indicato da Zamenhof, aggiungendo “h” (cioè ch, sh, ecc.):
Allego:
- una pagina da “Espero katolika” 2011-1/3, con l’immagine (in basso a sinistra) di una telescrivente per codice Morse, nel quadro della Mostra per gli 80 anni della Radio Vaticana;
- il francobollo emesso dalle Poste Italiane nel 2009, ed il relativo annullo, con la sigla SMS, che però in questo caso non indica il servizio messaggini (Short Message Service), ma il progetto “SMS Saint Mark’s Square Venice” (Piazza San Marco Venezia) per salvare Venezia.