Il 6 marzo 1831 ebbe luogo, al Teatro Carcano di Milano (città all’epoca austriaca), la prima rappresentazione dell’opera “La Sonnambula” di Vincenzo Bellini (1801-1835), su libretto di Felice Romani, tratto da “La Somnambule” di Eugène Scribe e Germain Delavigne e “La Somnambule ou L’arrivée d’un nouveau seigneur” di Eugène Scribe e Pierre Aumer.

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In un primo tempo, Bellini avrebbe dovuto comporre la musica per un’opera tratta da “Hernani” di Victor Hugo, in seguito musicata da Giuseppe Verdi; ma per l’opposizione della censura dovette ripiegare su un argomento meno sensibile sul piano politico, e trattare un intreccio idilliaco ambientato in Svizzera. Ad ogni modo, quello che Bellini aveva composto per l’Ernani non andò perduto, perché fu riciclato nella Sonnambula e nella Norma.

È famoso il brano “Ah! non credea mirarti / Sì presto estinto, o fiore”:

www.youtube.com/watch?v=7egCC9H6FUo

(canta Maria Callas).

Quei versi – quasi un presentimento – sono incisi sulla tomba di Bellini (morto a soli 34 anni) nella Cattedrale di Catania.

Allego:

– un particolare di una vecchia banconota italiana da 5.000 lire, con il ritratto di Vincenzo Bellini;

– p. 20 del bollettino in Esperanto con i programmi delle trasmissioni per l’estero della Radio Italiana-EIAR (Radio Roma) di febbraio 1939; è indicato che il 17 febbraio 1939 fu trasmesso: “1-akto de opero Sonnambula de Bellini” (primo atto dell’opera Sonnambula di Bellini).