Il 20 gennaio le Chiese cattolica e ortodossa venerano San Sebastiano (256-288), secondo la tradizione martire sotto Diocleziano.

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Per la verità, quando Papa Paolo VI dispose una revisione dell’elenco dei Santi con decorrenza primo gennaio 1970, anche San Sebastiano rischiò la cancellazione, per la mancanza di dati storici attendibili; si “salvò” (al pari di altri Santi famosi, tra gli altri: Giorgio, Cecilia, Cristoforo, Giustina, Barbara, Siro, Lucia, Rosalia, Agata) per la lunga e generale devozione popolare.

Che San Sebastiano sia realmente esistito, è fuori di dubbio: a lui è dedicata un’antichissima Basilica romana lungo la via Appia, sulle Catacombe che da lui prendono il nome “di San Sebastiano”; quello che è dubbio sono i racconti posteriori sui particolari del martirio, con frecce e quant’altro, racconti di fantasia che però, attraverso i secoli, hanno ispirato generazioni di artisti.

Allego:

– un francobollo del 2014 del Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM) con San Sebastiano, da una vetrata della Basilica della Madonna della Neve (Sancta Maria ad Nives) di Copertino (Lecce);

– un articolo da “Espero katolika” 1996-9/10, sulla Basilica di San Sebastiano a Roma.