Il 13 gennaio 1898 il giornalista e scrittore francese Émile Zola (1840-1902) pubblicò sul giornale socialista “L’Aurore” una lettera aperta, intitolata “J’Accuse!” (Io accuso!),
it.wikipedia.org/wiki/J%27accuse
con la quale denunciava le arbitrarietà commesse nel corso del processo a carico del capitano francese di origine ebraica Alfred Dreyfus (1859-1935),
it.wikipedia.org/wiki/Alfred_Dreyfus
ingiustamente condannato per alto tradimento.
Una curiosità: per quella lettera, Zola fu condannato per vilipendio delle Forze armate; ma nel 1906 la Corte di Cassazione annullò la condanna di Dreyfus, riconoscendo che Zola aveva ragione.
L’espressione “J’accuse” è entrata nell’uso corrente della lingua italiana, per indicare una denuncia pubblica di un’ingiustizia.
Rinvio alle pagine di Wikipedia e al mio articolo del 29 settembre 2018,
www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2018/09/29/emile-zola/
ed allego:
– la pagina del giornale “L’Aurore”;
– il francobollo francese del 2006 per il primo centenario della riabilitazione di Dreyfus.