Il 28 settembre è l’anniversario della nascita (nel 1899) dello scrittore italiano Achille Campanile (1899-1977).
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Dovette attendere a lungo prima che alla sua prosa fosse riconosciuta dignità letteraria, perché il suo personalissimo stile umoristico, precursore del teatro dell’assurdo di Eugène Ionesco e di Totò, è fatto di singolari associazioni di idee e giochi di parole, che (solo apparentemente) rasentano il nonsenso.
Queste caratteristiche fanno sì che sia difficilissimo tradurre la sua prosa in altre lingue; eppure, c’è chi lo ha fatto, Giulio Cappa, traducendo in Esperanto in “Beletra almanako” 36:
– El “Manuale di conversazione” (Konversacia manlibro), p. 71-78
– El “Tragedie in due battute” (Fulmorapidaj tragedioj) p. 80-89