Il 12 settembre è l’anniversario della morte (nel 1981) del poeta e scrittore italiano (genovese) Eugenio Montale (1896-1981),
it.wikipedia.org/wiki/Eugenio_Montale
Premio Nobel per la Letteratura nel 1975.
Già più volte ho parlato di lui, da ultimo il 12 settembre 2018
www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2019/09/12/eugenio-montale-3/
Oggi trascrivo (in italiano, e nella traduzione in Esperanto) la sua poesia “Cigola la carrucola del pozzo” (Grincas la rulpulio de la puto): il ricordo emerge come un secchio che risale pieno d’acqua da un pozzo, ma invano si tenta di riportare dal passato un volto caro.
Allego
– il pozzo della Certosa di San Martino a Napoli, da una vecchia cartolina;
– la copertina di “Enlumas min senlimo”.
CIGOLA LA CARRUCOLA DEL POZZO
Cigola la carrucola del pozzo,
l’acqua sale alla luce e vi si fonde.
Trema un ricordo nel ricolmo secchio,
nel puro cerchio un’immagine ride.
Accosto il volto a evanescenti labbri:
si deforma il passato, si fa vecchio,
appartiene ad un altro…
Ah che già stride
la ruota, ti ridona all’atro fondo,
visione, una distanza ci divide.
Eugenio Montale
°°°
GRINCAS LA RULPULIO DE LA PUTO
Grincas la rulpulio de la puto,
l’ akv’ al lum’ soras kaj kun ĝi sin fandas.
Trema memor’ kaj sitel’ plena kunas,
imago en la pura cirklo ridas.
Mi lipojn vagajn per vizaĝ’ apudas:
misformiĝas paseo, ekmaljunas,
estas de aliulo…
Ha, jam stridas
la rad’, redonas vin al nigra fundo,
ho vizio, distanco nin dividas.
Eugenio Montale, trad. Carlo Minnaja
(el “Enlumas min senlimo” –