Il primo agosto è l’anniversario della morte (nel 1986, a 93 anni) del Cardinale italiano Carlo Confalonieri (1893-1986),

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decano dal 1977 del Collegio cardinalizio (con una punta di civetteria, amava precisare che era “decano” non perché il più vecchio di età, ma perché il più anziano di carica, essendo stato creato Cardinale il 15 dicembre 1958).

Per 27 anni (1959-1986) fu Arciprete della Basilica romana di Santa Maria Maggiore; ancora vivace di carattere ed attivo come studioso, quando nel luglio 1981 fu completato il restauro del campanile della Basilica (il più alto di Roma con i suoi 75 metri), il Cardinale salì a piedi fino in cima, malgrado i suoi 88 anni.

Visse sotto 9 Papi, ed anzi presiedette le esequie di due di essi, più giovani di lui, Paolo VI (1897-1978) e Giovanni Paolo I (1912-1978). Amava dire: “Vivo il presente, e per questo sono longevo”.

Come riferisce “Espero katolika” 1981-12, p. 187, in una lettera in italiano del 14 ottobre 1981 il Cardinale, rispondendo al Presidente dell’IKUE (Unione Internazionale Cattolici Esperantisti) Don Duilio Magnani, che gli aveva chiesto la sua opinione sull’Esperanto, scrisse “Congratulazioni per la vostra bella attività. Per il resto, mi domando sommessamente perché inventare una nuova lingua, se già ne esistono tante”.

Due curiosità:

– Carlo Confalonieri era nato a Seveso, la cittadina lombarda resa “famosa” dalla diossina;

– nella Basilica di Santa Maria Maggiore, per molti anni il Padre domenicano Giacinto Jacobitti (1904-2001) confessò in Esperanto.

Immagine: facciata della Basilica romana di Santa Maria Maggiore, con il campanile. In primo piano, la cosiddetta “colonna della Pace”, proveniente dalla Basilica di Massenzio (un tempo ritenuta “Tempio della Pace”). Per avere un’idea delle proporzioni, rispetto al campanile, la colonna è alta “appena” 14 metri e 30 centimetri.