Il 9 giugno è l’anniversario della morte (nel 1870) dello scrittore e giornalista britannico Charles Dickens (1812-1870),
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famoso, oltre che per l’opera umoristica “The Posthumous Papers of the Pickwick Club” (Il circolo Pickwick), per romanzi sociali (in particolare: “Oliver Twist”, “David Copperfield”, “Nicholas Nickleby”, “Christmas Carol”/ Canto di Natale, “The Old Curiosity Shop”/ La bottega dell’antiquario, “Bleak House”/ Casa Desolata, “A Tale of Two Cities”/ Racconto di due Città, “Great Expectations”/ Grandi speranze).
Le tematiche affrontate da Dickens (le miserabili condizioni di vita delle classi sociali più disagiate, dell’infanzia e delle donne, descritte non in forma di semplice lamento, ma con un forte senso di indignazione) rendono molto opinabile la classificazione che normalmente si fa delle sue opere, considerate a torto “letteratura per ragazzi”, mentre sono una denuncia delle diseguaglianze e dell’ipocrisia di certo “perbenismo” moralista, dietro cui si nasconde la volontà di perpetuare le discriminazioni.
L’influenza di Dickens è stata ed è enorme, anche perché è riuscito ad esprimere idee profonde in uno stile avvincente, che lo ha reso uno degli scrittori più popolari di tutti i tempi.
Molte sue opere sono state tradotte in Esperanto, anche più volte; un lungo elenco, peraltro non completo, può essere letto sulla pagina in Esperanto di Wikipedia.
Allego gli 8 francobolli emessi da Jersey per il 150° anniversario della morte di Dickens, con i suoi romanzi più famosi.