Il 26 marzo 1930 alle ore 11.03, dal suo yacht “Elettra” ancorato a Genova, Guglielmo Marconi (1874-1937) accese le lampade del Municipio di Sydney (Australia), mediante un segnale radio, dimostrando così che la radio riesce a raggiungere le località più lontane.
La nave “Elettra” ha una storia travagliata.
it.wikipedia.org/wiki/Elettra_(nave_1904)
Fu varata il 27 marzo 1904 in un cantiere di Edinburgo (Scozia, Gran Bretagna) , per conto dell’Arciduca Carlo Stefano d’Austria (Karl Stephan von Habsburg-Teschen), con il nome di “Rovenska”.
Nel 1910 fu venduta a un inglese; alllo scoppia della prtima guerra mondiale, fu requisita dal Governo britannico e adibita a scorta e pattuglianento.
Nel 1919 fu acquistata all’asta da Guglielmo Marconi, che la ribattezzò “Elettra” (lo stesso nome della figlia), e la trasformò in laboratorio scientifico galleggiante.
Nel 1937, alla morte dello scienziato, la nave fu acquistata dal Ministero italiano delle Comunicazioni.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale, la nave fu trasferita a Trieste; requisita dai tedeschi dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, fu armata con mitragliere e adibita al pattuglianento lungo le coste della Dalmazia; il 22 gennaio 1944 la nave fu colpita da cacciabombardieri alleati presso Zara, e fu autoaffondata.
Con il trattato di pace la nave divenne proprietà della Jugoslavia, che nel 1962 la restituì all’Italia; fu riportata a galla, e rimorchiata nel Cantiere S. Rocco di Muggia, presso Trieste.
Nel 1972 si pensò di restaurare la nave; ma il preventivo di spesa risultò talmente alto che fu deciso di demolirla. A partire dal 18 aprile 1977, lo scafo fu tagliato in varie porzioni, che furono distribuite a numerose istituzioni e associazioni.
Attualmente, parti della nave si trovano a:
– Padriciano (Trieste), Parco della Scienza;
– Trieste, Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa;
– Trieste, Civico Museo del Mare (dove è conservato, tra l’altro, il tasto con cui Marconi trasmise l’impulso che accese le luci a Sydney);
– Muggia (Trieste): associazione “Fameia Muiesana”;
– Milano, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica;
– La Spezia, Museo tecnico navale;
– Ortucchio (L’Aquila), Centro spaziale del Fucino;
– Pontecchio Marconi (Bologna), Villa Grifone, sede della “Fondazione Marconi”;
– Roma EUR, Museo delle Poste e Telecomunicazioni;
– Santa Margherita Ligure, Villa Durazzo;
– Venezia, Museo storico navale (Arsenale);
– Mestre (Venezia), monumento davanti al palazzo delle Poste;
– Sydney (Australia), “Circolo Marconi”.
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Trascrivo, con traduzione in italiano, parte di un articolo mandato in onda il 13 febbraio 1972 dalla Radiotelevisione Italiana-RAI (Radio Roma-Esperanto), nel quadro delle trasmissioni per l’estero, quando sembrava che la nave sarebbe stata restaurata.
Allego:
– un francobollo cecoslovacco del 1959, nella serie “Padri della Radio”, con Guglielmo Marconi e la nave “Elettra”;
– p. 16 del bollettino mensile (in Esperanto) di febbraio 1939 con i programmi di Radio Roma; il 13 febbraio, negli intervalli della trasmissione delle ore 16-17.15, “La nave-Museo Elettra di Marconi”.
RADIO ROMA – ESPERANTO, 13.2.1972
FARIĜAS FLOSANTA MUZEO LA ŜIPO DE GUGLIELMO MARCONI
La ŝipo “Elettra”, kiu apartenis al Guglielmo Marconi, kaj kiu depost pli ol dek jaroj troviĝas en Muggia, apud Triesto, komplete neprizorgata kaj rustoplena, estos riparita fare de “Lloyd Triestino”, la granda mar-kompanio kiu havas ĝuste sian sidejon en Triesto. La Prezidanto de “Lloyd Triestino”, admiralo Virgilio Spigai, aktive interesiĝas por ke la ŝipo fariĝu flosanta muzeo; oni planas kunligi la riparadon de la ŝipo kun la solenaj honoradoj, kiujn oni preparas al Guglielmo Marconi por la jaro 1974, okaze de la centa datreveno de lia naskiĝo.
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(traduzione)
RADIO ROMA – ESPERANTO, 13.2.1972
DIVENTA UN MUSEO GALLEGGIANTE LA NAVE DI GUGLIELMO MARCONI
La nave “Elettra”, appartenuta a Guglielmo Marconi, e che da più di dieci anni si trova a Muggia, vicino Trieste, del tutto abbandonata e arrugginuta, sarà riparata a cura del “Lloyd Triestino”, la grande compagnia marittima che ha sede proprio a Trieste. Il Presidente del “Lloyd Triestino”, l’ammiraglio Virgilio Spigai, si sta interessando attivamente perché la nave diventi un museo galleggiante; si pensa di collegare il restauro della nave alle solenni onoranze a Marconi in preparazione per l’anno 1974, in occasione del centenario della nascita.