Il 27 settembre è l’anniversario della morte (nel 1956) del giurista, professore universitario e politico fiorentino Piero Calamandrei (1889-1956),
it.wikipedia.org/wiki/Piero_Calamandrei
uno dei “padri” della Costituzione italiana, noto però al grosso pubblico soprattutto per l’iscrizione che dettò per la lapide nel cimitero di Cuneo in onore del partigiano Duccio Galimberti (1906-1944)
it.wikipedia.org/wiki/Duccio_Galimberti
in risposta all’affermazione del Maresciallo tedesco Albert Kesselring,
it.wikipedia.org/wiki/Albert_Kesselring
secondo cui gli italiani gli avrebbero dovuto fare un monumento, “per il bene che aveva fatto all’Italia” (in effetti, Kesselring salvò dalla distruzione importanti luoghi d’arte, tra cui il “Ponte Vecchio” di Firenze; ma tra i tanti luoghi ordinari d’Italia dove l’iscrizione è stata posta c’è, ad esempio, Sant’Anna di Stazzema it.wikipedia.org/wiki/Sant%27Anna_(Stazzema) ).
La traduzione in Esperanto di quella iscrizione, ad opera di Nicola Ruggiero, ha una storia singolare.
Nel 2005, Nicola Ruggiero pose la domanda su come tradurre “camerata”, dato che in Esperanto “kamarado” è un termine usato sia per i fascisti che per i comunisti.
Ne nacque una gustosa corrispondenza.
Allego:
– il francobollo italiano del 2016, su bozzetto di Claudia Giusto, per il 60° anniversario della morte di Calamandrei;
– il francobollo italiano del 2007, su bozzetto di Maria Carmela Perrini, in memoria di Duccio Galimberti.
Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio dei torturati
più duro d’ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA
Piero Calamandrei
°°°°°
Vi ja havos,
nazikamarad’ Kesselring,
la monumenton kiun vi pretendas de ni italianoj
sed per kia ŝtono oni konstruos ĝin,
la decido estos de ni.
Ne per la ŝtonoj fumigitaj
el vilaĝoj senarmaj turmentitaj de via amasbuĉado.
Ne per la tombeja tereno
kie niaj junaj kamaradoj
ripozas en sereneco
ne per la negxo netuŝita en la montoj
kiuj dum du vintroj vin defiis,
ne per la printempo de ĉi valoj
kiu vidis vin forfuĝi.
Sed nur per la silento de la torturitoj
pli dura ol ĉiu ajn ŝtonego
nur per la roko de ĉi interkonsento
ĵurita inter liberaj homoj
kiuj volontule kunvenis
por digno ne por malamo,
kaj intencis elaĉeti
la honton kaj la timegon de l’ mondo.
Sur ĉi stratojn se vi volos reveni
ĉe niaj lokoj vi trovos nin,
mortintajn aŭ vivajn kun la sama tasko
popolo densigata ĉirkaŭ l’ monumento
kiu nomiĝas
nun kaj ĉiam
REZISTADO
Piero Calamandrei, trad. Nicola Ruggiero