Il 29 agosto è l’anniversario della nascita (nel 1755) del generale polacco Jan Henryk Dąbrowski, scritto anche Dombrowski (1755-1818),
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che nel 1797-1799 combatté in Italia alla testa di una “Legione Polacca”, in appoggio alle truppe di Napoleone Bonaparte.
Nel corso della campagna d’Italia, la Legione “si distinse” per la repressione delle resistenze antifrancesi di città e paesi; in particolare, operò a Reggio Emilia, e in quella città nacque, nel luglio 1797, l’Inno nazionale polacco, la “Mazurek Dąbrowskiego” (Mazurka di Dąbrowski) o “Pieśń Legionów Polskich we Włoszech (Canto delle Legioni Polacche in Italia),
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il cui primo verso (“Jeszcze Polska nie zginęła”, Ancora la Polonia non è morta) ha sostenuto per oltre due secoli l’ardore patriottico e le speranze dei polacchi, nelle varie e tormentate vicende di quel Paese.
Due curiosità:
– l’Inno polacco (attribuito a Józef Wybicki) auspica che dalla terra italiana parta il riscatto della Polonia dalla dominazione straniera:
Marsz, marsz, Dąbrowski,
z ziemi włoskiej do Polski
(Marcia, marcia, Dąbrowski,
dalla terra italiana alla Polonia).
Ebbene, l’Inno nazionale italiano (“Canto degli italiani” o “Fratelli d’Italia”, di Goffredo Mameli e Michele Novaro, di cui parlerò in altra occasione), a sua volta cita la Polonia:
Già l’Aquila d’Austria
le penne ha perdute.
Il sangue d’Italia
e il sangue Polacco
bevé col Cosacco,
ma il cor le bruciò.
– a Reggio Emilia nacque anche, il 7 gennaio di quello stesso anno 1797, la bandiera tricolore del primo Stato italiano indipendente, la “Repubblica Cispadana”.
Trascrivo i primi versi dell’Inno polacco, in polacco e nelle traduzioni in italiano e in Esperanto.
Allego il foglietto filatelico polacco del 1997 per il 200° anniversario della “Mazurek Dąbrowskiego” (Mazurca di Dąbrowski).
Jeszcze Polska nie zginęła
kiedy my żyjemy.
Co nam obca przemoc wzięła,
szablą odbierzemy.
Marsz, marsz, Dąbrowski,
z ziemi włoskiej do Polski.
Za twoim przewodem,
złączym się z narodem.
°°°°°
Ancora la Polonia non è morta
finché noi vivremo.
Ciò che la violenza straniera ci ha tolto
noi con la sciabola ci riprenderemo.
Marcia, marcia Dąbrowski
dalla terra italiana alla Polonia.
Sotto il tuo comando
ci uniremo come popolo!
°°°°°
Ankoraŭ Pollando ne pereis
dum ni vivas.
Kion de ni fremda forto prenis,
tion ni per sabro rericevos.
Marŝu, marŝu Dąbrowski,
de la itala tero al Pollando.
Sub via gvido
ni unuiĝos al popolo.