Il 26 aprile è l’anniversario della nascita (nel 1787) del poeta e politico tedesco Ludwig Uhland (1787-1862)
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uno dei maggiori rappresentanti del Romanticismo, famoso soprattutto per due poesie (entrambe tradotte in Esperanto):
– “Frühlingsglaube” (Fede nella primavera), musicata da Franz Schubert;
– “Ich hatt’ einen Kameraden” (Avevo un camerata), nota anche come “Der gute Kamarad” (Il buon camerata), musicata da Friedrich Silcher.
Ho già parlato di lui un anno fa, il 26 aprile 2018.
Oggi trascrivo (in tedesco, e nelle traduzioni in italiano e in Esperanto), la poesia “Frühlingsglaube” (Fede nella primavera – Printempa fido).
Allego il francobollo del 1948, emesso nella zona francese (Württemberg), con il ritratto di Ludwig Uhland.
FRÜHLINGSGLAUBE
Die linden Lüfte sind erwacht,
sie säuseln und weben Tag und Nacht,
sie schaffen an allen Enden.
O frischer Duft, o neuer Klang!
Nun, armes Herze, sei nicht bang!
Nun muß sich alles, alles wenden.
Die Welt wird schöner mit jedem Tag,
Man weiß nicht, was noch werden mag,
das Blühen will nicht enden.
Es blüht das fernste, tiefste Tal:
nun, armes Herz, vergiß der Qual!
Nun muß sich alles, alles wenden.
Ludwig Uhland
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FEDE NELLA PRIMAVERA
Le dolci brezze si sono risvegliate,
sussurrano e tessono giorno e notte,
creano dappertutto.
O fresca fragranza, o nuovo suono!
Ora, povero cuore, non essere turbato!
Ora tutto, tutto deve cambiare.
Il mondo diventa più bello ogni giorno,
e non si sa cosa diventerà,
la fioritura non accenna a finire.
Fiorisce la valle più lontana, più profonda:
ora, povero cuore, dimentica il tormento!
Ora tutto, tutto deve cambiare.
Ludwig Uhland, trad. Antonio De Salvo
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PRINTEMPA FIDO
Vekiĝis softe la aer’.
Ĝi flirtas, teksagas sur la ter’
kaj kreas verdon nun sen fino.
Ho, freŝodor’, sonad’ sen lim’.
Nun estu – koro – do sen tim’.
Turniĝi devos la destino.
Pli belas la mond’ post ĉiu tag’.
Ne estas limo de l’ imag’.
Floradas nun sen fino.
Floradas eĉ en fora val’.
Forgesu – kor’ – pri via gal’.
Turniĝi devos la destino.
Ludwig Uhland, trad. Cezar (Hans-Georg Kaiser)
(Sennaciulo 2016-5/6, majo-junio 2016, kov.2)