Il 19 marzo è l’anniversario della nascita (nel 1858) dello scrittore fiorentino di libri per ragazzi Luigi Bertelli (1858-1920),
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conosciuto con lo pseudonimo “Vamba”, tratto dal romanzo “Ivanhoe” di Walter Scott (1771-1832).
La scelta di quello pseudonimo mostra chiaramente il carattere di Bertelli: Vamba, infatti, era il buffone di Corte, a cui era permesso dire tutto, e Bertelli, nelle sue opere (in teoria destinate ai ragazzi, ma in effetti rivolte agli adulti), in modo spiritoso attacca tutto: i metodi educativi troppo rigidi, l’abuso di potere (in famiglia, e nella vita sociale), le ipocrite convenzioni borghesi, la pedanteria, i medici, i giudici, i politici corrotti, il linguaggio sdolcinato.
Vamba non raggiunge il livello letterario di altri scrittori italiani per ragazzi suoi contemporanei: Edmondo De Amicis (“Cuore”), Carlo Collodi (“Pinocchio”), Renato Fucini (“Le veglie di Neri”); però è famoso, soprattutto come autore del libro “Il giornalino di Giamburrasca”, in un primo tempo pubblicato a puntate negli anni 1907-1908.
Ancor più popolare è l’adattamento di quel libro a commedia musicale, operato nel 1964 da Lina Wertmüller; di quell’adattamento è molto nota la canzone “Viva la pappa col pomodoro”, su parole di Lina Wertmüller e musica di Nino Rota, cantata da Rita Pavone, il cui contenuto, all’apparenza innocentemente spiritoso, contiene anche alcuni versi che sono diventati slogan politico, tanto da essere ospitata sul sito “Antiwarsongs” (Canzoni contro la guerra):
La storia del passato
ormai ce lo ha insegnato
che un popolo affamato
fa la rivoluzion.
www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=44413&lang=it
Del libro esiste anche una versione in Esperanto (“La Ĵurnaleto de Joĉjo Tempesto”), curata da Umberto Broccatelli; ne allego la copertina, che riproduce esattamente l’originale (pure allegato).
Una curiosità: la versione in Esperanto è stata utilizzata come “ponte” per la traduzione in lingua hindi.