Il 29 gennaio è l’anniversario della nascita (nel 1850) dell’urbanista britannico Ebenezer Howard (1850-1928),
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noto per aver lanciato nel 1898, nel saggio “A Peaceful Path to Real Reform”, (Una via pacifica ad una Reale Riforma), l’idea della “Garden City” (città-giardino): un agglomerato urbano di non grandi dimensioni, a poca distanza dal centro di una importante città, il cui terreno avesse un costo modesto, e consentisse, quindi, la costruzione di edifici a bassa densità, con casette a schiera o casette unifamiliari poco sviluppate in altezza, circondate da spazi aperti e giardini, con strade ampie, e servizi pubblici autonomi ed efficienti.
Le sue idee furono considerate, all’epoca, utopistiche; ma qualche realizzazione pratica c’è stata: in Gran Bretagna, Letchworth Garden City (1903) e Welwyn Garden City (1920); in Austria, le Siedlung di Vienna (inizi del 1900); in Ungheria, Gyula e parte di Pécs; nei Paesi Bassi, Arnhem; in Germania, parte di Wiesbaden; in Israele, un quartiere di Tel Aviv; negli Stati Uniti, Forest Hills Gardens (1909), Radburn NJ (1923), Greenbelt (Maryland, 1930), Greenhills (Ohio, 1930), Greenbrook (New Jersey, 1930), Greendale (Wisconsin, 1930); in Italia, Cusano Milanino presso Milano (1912), e il quartiere “Città Giardino” di Roma (1924), peraltro in gran parte trasformato negli ultimi decenni in zona a edilizia intensiva.
Per le sue intuizioni, nel 1927 Howard fu insignito del titolo di “Sir”; peraltro, questo accadde poco prima della morte (1928).
Howard era anche un valente esperantista. In occasione del 3° Congresso Universale di Esperanto (Cambridge 1907), organizzò una gita a Letchworth Garden City, a cui presero parte 600 congressisti e gli stessi coniugi Ludovico e Klara Zamenhof; di quella visita c’è un ampio resoconto di Karl Fuchs su “La Revuo” 1907-1908, II, p. 142-144, con una dettagliata esposizione dei principii ispiratori della “città- giardino”.
“Monato” 1995/-5, p. 5, ha ospitato un articolo di Will Green intitolato “Ebenezer Howard, pioniro pri ĝardenurboj” (Ebenezer Howard, pioniere delle città giardino).
Infine, una curiosità, nel doppio senso di “singolarità” e di “desiderio di conoscenza”: di per sé, Ebenezer è un nome ebraico (è preso dall’Antico Testamento), ma non so se Ebenezer Howard era di origine ebraica, oppure se quel nome gli fu dato a seguito del romanzo di Charles Dickens del 1843 “A Christmas Carol” (Canto di Natale), il cui protagonista si chiama Ebenezer Scrooge.
Allego il francobollo italiano del 2012, su bozzetto di Rita Morena, per il centenario della prima città giardino italiana, Cusano Milanino; l’immagine riproduce la “Torre dell’Acquedotto”, e parte del progetto urbanistico originale.