Il 27 gennaio è l’anniversario della tragica morte (nel 1967) del cantautore e poeta italiano (ligure) Luigi Tenco (1938-1967)
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deceduto per un colpo di pistola sul quale si è indagato a lungo, concludendo alla fine per l’ipotesi del suicidio, dovuto alla delusione per l’insuccesso riportato al “Festival di Sanremo” dalla sua canzone “Ciao, amore, ciao”.
Luigi Tenco è considerato (con Fabrizio De André, Bruno Lauzi, Gino Paoli e Umberto Bindi) uno degli esponenti della cosiddetta “scuola musicale di Genova”, che ha profondamente innovato la musica leggera italiana; di lui si ricordano, in particolare, le canzoni “Mi sono innamorato di te”, “Angela”, “Un giorno dopo l’altro” e “Lontano lontano”.
Tenco ha dovuto lottare (non sempre con successo) per far accettare le sue canzoni, spesso all’avanguardia rispetto ai tempi, con forti toni di critica sociale; e molte volte è stato costretto a modificare i suoi testi. Un chiaro esempio è dato proprio dalla canzone che lo portò al suicidio, che in origine non era una canzone d’amore sullo sfondo dell’emigrazione in terre lontane, ma aveva un altro titolo (“Li vidi tornare”), ed era una canzone contro la guerra, perché era ispirata alla poesia “La spigolatrice di Sapri” (“Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti”) di Luigi Mercantini (1821-1872),
e trattava della sfortunata spedizione del patriota Carlo Pisacane (1857), a cui si riferivano i versi della canzone:
dicevano domani
domani torneremo.
Chiedevo alla gente
quando torneranno.
La gente piangeva
senza dirmi niente.
Trascrivo il testo della canzone “Lontano lontano”, in italiano e nella traduzione in Esperanto di Pier Luigi Cinquantini, ed allego il francobollo italiano del 2017, su bozzetto di Gaetano Ieluzzo, per il 50° anniversario della morte di Luigi Tenco.
LONTANO, LONTANO
Luigi Tenco
Lontano lontano nel tempo
qualche cosa
negli occhi di un altro
ti farà ripensare ai miei occhi
i miei occhi che t’amavano tanto.
E lontano lontano nel mondo
in un sorriso
sulle labbra di un altro
troverai quella mia timidezza
per cui tu mi prendevi un po’ in giro.
E lontano lontano nel tempo
l’espressione
di un volto per caso
ti farà ricordare il mio volto
l’aria triste che tu amavi tanto.
E lontano lontano nel mondo
una sera sarai con un altro
e ad un tratto
chissà come e perché
ti troverai a parlargli di me
di un amore ormai troppo lontano.
°°°°
MALPROKSIME, TRE FOR
Luigi Tenco, trad. Pier Luigi Cinquantini
www.cinquantini.it/esperant/kantoj/tenco.html#MALPROKSIME,%20TRE%20FOR
Malproksime, tre for en la tempo
io en la okuloj de viro
vin pensigos pri miaj okuloj
pri l’ okuloj vin tiom amantaj
Malproksime, tre for en la mondo
en rideto sur la lipoj de alia
tiun saman timemon vi trovos
kiel mia pri kiu vi mokis.
Malproksime, tre for en la tempo
la esprim’ de vizaĝo hazarde
pri la mia vin rememorigos
la mien’ trista de vi amata.
Malproksime, tre for en la mondo
kun alia vi estos vesperon
kaj subite sen ia motivo
vi trovos vin parolanta pri mi
kaj pri amo jam tre malproksima.