Il 10 novembre è l’anniversario della nascita (nel 1483) del teologo tedesco Martin Luther, in italiano Martin Lutero, in Esperanto Marteno Lutero (1483-1546)
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iniziatore della Riforma protestante
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Oggi non parlerò, tuttavia, dell’aspetto religioso, ma di quello linguistico, dato che Lutero può essere considerato il “padre” della moderna lingua tedesca.
A quel tempo, la Germania era divisa anche sul piano linguistico: paradossalmente dal punto di vista lessicale, nel Sud si parlava il c.d. “Hochdeutsche” (alto tedesco), mentre al Nord si parlava il c.d. “Plattdeutsche” (basso tedesco): come si vede, i concetti di “alto” e “basso” sono relativi (una cosa del genere si verifica anche a proposito dell’Alto e del Basso Egitto, rispettivamente a Sud e a Nord). Inoltre, nell’ambito di queste due grandi aree linguistiche vi era una gran quantità di dialetti.
A partire dal 1521 (l’anno successivo alla scomunica), Lutero tradusse l’Antico e il Nuovo Testamento,
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seguendo il testo ebraico e greco fissato nel 1518 da Erasmo da Rotterdam (Gerhard Gerhards, Desiderius Erasmus Roterodamus, Erasmo de Roterdamo, 1466/1469-1536)
L’opera fu pubblicata a Wittenberg nel 1534, con il titolo «Biblia, das ist die heilige Schrift deutsch» (“La Bibbia, cioè la Sacra Scrittura in tedesco”).
Il linguaggio adoperato da Lutero non era né l’alto né il basso tedesco, ma una lingua letteraria nuova, che possiamo dire “inventata”, e che risultava comprensibile in tutto il mondo germanico, in quanto fondeva le antiche tradizioni letterarie del linguaggio ufficiale (sassone e boemo-lussemburghese) con espressioni tratte dal linguaggio vivo del popolo.
Un grosso problema fu costituito dalle frasi c.d. “idiomatiche”, cioè i modi di dire tipici della cultura e delle usanze medio-orientali, molto lontane nello spazio e nel tempo da quelle germaniche: Lutero spesso esitò se tradurre alla lettera oppure a senso; eccone due esempi:
– in 1 Samuele 24,3, nel manoscritto Lutero scrisse apertamente, che “Saul entrò per defecare”; ma quando si trattò di passare alla stampa, corresse secondo la più elegante frase dell’originale: “Saul ging hinein, seine Füße zu decken” (Saul entrò per coprirsi i piedi); frase però enigmatica, se non si sa che il modo di dire ebraico significa “per un bisogno naturale”; tanto enigmatica perfino per gli ebrei del nostro tempo, che la Bibbia curata dalla comunità ebraica italiana (con traduzione italiana a fronte) dice “per soddisfare una necessità corporale”;
– più volte (ad esempio, 1 Samuele 25,22) Lutero lasciò la cruda espressione ebraica “einen, der an die Wand pisset” (uno che piscia contro il muro), in luogo dell’espressione equivalente “uomo, maschio”; la moderna “Einheitsübersetzung” (traduzione unificata tedesca),
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rifiutata dai protestanti perché al bisogno si allontana dalla stretta fedeltà all’originale biblico, traduce a senso «einen Mann» (un uomo, un maschio).
Lutero non fece tutto da solo: ebbe validi collaboratori, in primo luogo Filippo Melantone (Philippus Melanchthon, Philipp Schwarzerdt, Filipo Melanktono, 1497-1560)
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Insieme raggiunsero lo scopo di diffondere la Sacra Scrittura anche tra le classi più umili del popolo tedesco, mediante una lingua unitaria comprensibile in tutti i Paesi germanici; al tempo stesso, inaugurarono la moderna letteratura di lingua tedesca.
Allego:
– il francobollo della R.F. di Germania del 2017 per “Die Bibel in der Übersetzung Martin Luthers” (La Bibbia nella traduzione di Martin Lutero); ad essere pignoli, l’anniversario della traduzione della Bibbia cadrebbe nel 2034, mentre il 2017 è l’anno di riferimento per il 500° anniversario della Riforma protestante (1517);
– una cartolina postale del 1933 del “Deutsches Reich” (Regno Tedesco), per il 450° anniversario della nascita di Martin Luther.
Ĉu Dante ne faris ion similan por la itala?