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Konstantin Ciolkovskij

Il 17 settembre (5 settembre secondo il calendario giuliano, all’epoca vigente in Russia) è l’anniversario della nascita (nel 1857) dello scienziato russo di origine polacca (il padre era stato mandato in Siberia dal Governo zarista) Konstantin Eduardovič Ciolkovskij (1857-1935), conosciuto in polacco come Konstanty Edward Ciołkowski, in inglese come Konstantin Eduardovich Tsiolkovsky, in francese come Constantin Édouardovitch Tsiolkovski

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pioniere dell’aeronautica e dell’astronautica: si devono a lui, tra l’altro, la prima galleria aerodinamica (1897), la progettazione di dirigibili con involucro metallico e di monoplani metallici, gli studi pionieristici sui missili con propulsione a razzo e sui missili pluristadio, l’idea di satelliti artificiali quali basi orbitali di partenza per l’esplorazione del cosmo.

Le sue intuizioni ed i suoi calcoli hanno costituito il fondamento del programma spaziale sovietico della seconda metà del secolo scorso.

Geniale autodidatta (non poté avere un’istruzione regolare perché era diventato sordo da ragazzo) e spirito stravagante (fu considerato a lungo poco meno che un folle, mentre era soltanto una persona dotata di una mente aperta, peraltro in largo anticipo sul suo tempo), Ciolkovskij operò nei campi più disparati, sviluppando una sua filosofia, incentrata sulla creazione di nuove condizioni per la vita umana e sull’esistenza di vita intelligente al di fuori della Terra: si occupò di astronomia, astrofisica, astrobiologia, matematica, geochimica, tecnologia, ingegneria genetica, ma anche di fantascienza, filosofia e linguistica.

Tra l’altro, negli opuscoli in russo “Formazione della Terra e del sistema solare” del 1915, e “Alfabeto, ortografia e lingua comuni per l’umanità” del 1927, Ciolkovskij affrontò la questione di una lingua comune per l’umanità, quale strumento di comprensione, di unione e di fratellanza.

Propose un alfabeto comune per tutte le lingue, che chiamò “OA”; era invece scettico sulle possibilità di successo di una lingua artificiale come lingua comune, poiché riteneva che la lingua internazionale si sarebbe sviluppata spontaneamente, o sarebbe stata scelta tra le lingue nazionali più evolute

www.lingviko.net/db/10_kuznecov.htm

Quanto all’Esperanto in sé, in una lettera del 1934 a M. I. Popov Ciolkovskij scrisse (in russo):

(Traduzione: Certamente, l’Esperanto è la migliore di tutte le lingue artificiali. L’indubbia semplicità dell’alfabeto, la meravigliosa facilità della grammatica, la notorietà del vocabolario – rendono immortale il suo inventore).

Le p. 279-280 del libro di M. Arlazorov “Ciolkovskij”, Molodaja gvardija, Mosca 1962 (citato in un articolo di V. Kulikov in “Esperanto de UEA” 1963-4, p. 66-67) riferiscono degli interessi di Ciolkovskij in fatto di lingua internazionale; in particolare, a p. 225 è riprodotta la tessera rilasciata a Ciolkovskij, il 4 novembre 1934, quale socio della “Sovetrespublikara Esperantista Unio – Tutunia Asocio de Amikoj de la Internacia Lingvo” (Unione Esperantista delle Repubbliche Sovietiche – Associazione dell’intera Unione degli Amici della lingua internazionale). Sono notevoli le risposte, scritte da Ciolkovskij in lingua russa, ai quesiti della tessera:

condizione sociale: pensionato

– istruzione: particolarmente istruito

– appartenenza a partito: senza partito

– lavoro: costruttore di dirigibili

– conoscenza dell’Esperanto: vecchio per imparare.

In conclusione:

– Ciolkovskij non parlava Esperanto, anche se altrove ha scritto che in gioventù si era interessato di Esperanto, ed aveva perfino ricevuto una lettera da Ludovico Zamenhof;

– giudicava l’Esperanto “la migliore tra le lingue artificiali”;

– di per sé, però, questo non equivale ad auspicarne la sua adozione come lingua internazionale;

– quindi, malgrado il suo giudizio positivo sulle qualità della lingua, è forse esagerato affermare che Ciolkovskij “era esperantista”.

Rinvio alle pagine di Wikipedia, ed allego un foglietto filatelico emesso da Cuba nel 1977 per il ventesimo anniversario del primo satellite artificiale, che riproduce il francobollo sovietico del 1957 per il primo centenario della nascita di Ciolkovskij.

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