Il 23 luglio è l’anniversario della nascita (nel 1946) del cantautore italiano (napoletano) Edoardo Bennato
it.wikipedia.org/wiki/Edoardo_Bennato
Tutt’altro che sprovveduto (è laureato in architettura, ed i suoi testi sono studiati nelle scuole italiane), scrive testi dissacranti (senza, peraltro, mai scadere nella volgarità), che in modo ironico prendono di mira il potere, l’arroganza, l’ipocrisia e il conformismo: la scuola (“In fila per tre”), le autorità (“Bravi ragazzi”), la sete di dominio (“La torre di Babele”), l’arrivismo, la guerra, la violazione dei diritti umani (per questo nel 2015 Bennato ha ricevuto un premio da “Amnesty International”), la compressione dell’istinto di libertà che è in ciascuno di noi (“L’isola che non c’è”), l’ambiguità di quei benestanti che fanno la rivoluzione mantenendo però i loro privilegi (“Il rock del capitano Uncino”), l’atteggiamento truffaldino di chi fa mirabolanti promesse (“Il gatto e la volpe”), il “mammismo” (“Viva la mamma”).
Quasi per “giustificarsi”, scrive allora una canzone apparentemente scherzosa e “qualunquista” (“Sono solo canzonette”), che invece ha un profondo significato: dire le cose come stanno, facendo finta di scherzare.
Tre sue canzoni sono state tradotte in Esperanto da Giuseppe Castelli:
Il rock del capitano Uncino (La rok’ de ŝipestro Hoko);
Il gatto e la volpe (La kato kaj la vulpo);
Sono solo canzonette (Ili estas nur kantaĵoj).
Trascrivo il testo, in italiano e in Esperanto, de “Il gatto e la volpe” (ispirato al libro Pinocchio”
it.wikipedia.org/wiki/Le_avventure_di_Pinocchio._Storia_di_un_burattino
di Carlo Lorenzini/ Collodi, del quale parlerò in altra occasione), ed allego il francobollo del 1990 della Repubblica di San Marino per l’umorista Benito Jacovitti (1923-1997)
it.wikipedia.org/wiki/Benito_Jacovitti
con i due personaggi.
IL GATTO E LA VOLPE
Edoardo Bennato
www.youtube.com/watch?v=YoBuv7HR-Fw
Quanta fretta, dove corri, dove vai,
se ci ascolti per un momento, capirai,
lui è il gatto, e io la volpe, stiamo in società
di noi ti puoi fidare….
Puoi parlarci dei tuoi problemi, dei tuoi guai,
i migliori in questo campo, siamo noi,
è una ditta specializzata, fa’ un contratto e vedrai
che non ti pentirai….
Noi scopriamo talenti e non sbagliamo mai,
noi sapremo sfruttare le tue qualità,
dacci solo quattro monete e ti iscriviamo al concorso
per la celebrità!….
Non vedi che è un vero affare,
non perdere l’occasione
se no poi te ne pentirai,
non capita tutti i giorni
di avere due consulenti
due impresari, che si fanno
in quattro per te!….
Avanti non perder tempo, firma qua,
è un normale contratto è una formalità,
tu ci cedi tutti i diritti
e noi faremo di te
un divo da hit parade!…
Non vedi che è un vero affare,
non perdere l’occasione
se no poi te ne pentirai,
non capita tutti i giorni
di avere due consulenti
due impresari, che si fanno
in quattro per te!….
Quanta fretta, dove corri, dove vai,
che fortuna che hai avuto ad incontrare noi,
lui è il gatto, e io la volpe, stiamo in società,
di noi ti puoi fidare!…. di noi ti puoi fidar!
LA KATO KAJ LA VULPO
Edoardo Bennato, trad. Giuseppe Castelli
www.cinquantini.it/esperant/kantoj/bennato.html#LA%20KATO%20KAJ%20LA%20VULPO
Kia hasto! Vi kuras, jes, sed kien vi?
Vi komprenos se nur momenton aŭdos vi.
Li, la Kato, kaj mi, la Vulpo: estas ni kompani’;
vi povas fidi nin…
Al ni diru pri ĉiu via problemaĵ’:
la plej bonaj ni estas en ĉi tiu kamp’.
La kontrakton vi nur subskribu
kaj videblos tuj, ke
neniel estos pent’.
Ni malkovras talentojn kaj ne fuŝas ja;
ĉe ni ekspluatiĝos via kvalitar’…
Al ni donu nur kvar monerojn
kaj aliĝu konkurson
por la ĉiama fam’!
Bonega negoco, vidu!
Ne perdu ĉi tiun ŝancon,
alie poste pentos vi:
okazas ne ĉiutage
disponi du konsilantojn,
du financistojn
kiuj laboradas por vi…
Subskribu tuj sen hezito, sen prokrast’:
nur kontrakto laŭleĝa, simpla formalaĵ’.
Ĉiujn rajtojn vi lasu al ni, kaj fariĝu per ni
stelul’ de la muzik’!
Kia hasto! Vi kuras, jes, sed kien vi?
Tre bonŝanca vi estis renkontante nin!
Li, la Kato, kaj mi, la Vulpo: estas ni kompani’;
vi povas fidi nin,
vi povas fidi nin,
vi povas fidi nin…
Premetto che sono un principiante e quindi vorrei tanto sbagliarmi e sarei così scusato ma…
“se ci ascolti per un momento, capirai,” -> “Vi komprenos se nur momenton aŭdos vi.” ??
io avrei messo … Vi komprenos se nur momenton [vi] aŭskultos nin
e la sonorità sarebbe ancora migliore, oltre ad essere più fedele…
Sentire e ascoltare sono due cose completamente diverse, in tutte le lingue, non solo in Esperanto. La traduzione non solo non è fedele ma è pure sbagliata.
Va beh la licenza poetica ma vediamo di non esagerare, che Bennato è uno dei miei cantanti preferiti… poi, chi non fa non sbaglia, capisco e spero sia stata una svista…