Il 30 gennaio è l’anniversario della nascita (nel 1781) del poeta, scrittore e botanico Louis de Chamisso de Boncourt, conosciuto come Adelbert von Chamisso oppure Adalbert von Chamisso (1781-1838)
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tedesco di origine francese; ecco la pronuncia del suo nome:
it.howtopronounce.com/french/chamisso/
www.comesipronuncia.it/pronuncia/adelbert-von-chamisso-2784
La sua famiglia aveva dovuto lasciare la Francia a seguito della Rivoluzione francese; quando la famiglia tornò in patria, il giovane Adelbert, nel frattempo divenuto ufficiale dell’esercito prussiano, preferì rimanere a Berlino.
Lasciato il servizio militare, visse qualche tempo senza arte né parte, finché seguì l’affascinante Madame de Staël
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nel suo esilio a Coppet in Svizzera, dove si applicò alla ricerca botanica.
Nel 1814 pubblicò il romanzo da cui deriva la sua fama letteraria, “Peter Schlemihls wundersame Geschichte” (Storia straordinaria di Peter Schlemihl), storia di un uomo che vendette la sua ombra
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tradotto in moltissime lingue: in Esperanto (“La mirinda historio de Petro Schlemihl”) da Eugen Wüster (Ferdinand Hirt & Sohn, Leipzig 1922; nuova edizione Mondial, New York 2007); recensioni in “L’Esperanto” 1923-11, p. 143 e in “Literatura Mondo” .1924-9, p. 156.
Negli anni successivi, von Chamisso si occupò di botanica, pubblicando opere di notevole valore scientifico; solo nel 1829, a 48 anni, tornò alla letteratura. Particolarmente apprezzata è la sua raccolta di poesie intitolata “Frauenliebe und -leben” (L’amore e la vita delle donne), musicata da Robert Schumann
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Dal punto di vista linguistico, von Chamisso aveva una buona conoscenza del tedesco, in cui sempre scrisse, ma forse provava un certo disagio per il fatto che non si trattava della lingua madre. Secondo alcuni, il racconto dell’uomo “che perse la sua ombra” rivelerebbe appunto il suo sentimento di perdita della propria identità.
Trascrivo la recensione di “Literatura Mondo” del libro “La mirinda historio de Petro Schlemihl”, aggiungendone la traduzione in italiano, ed allego:
– il francobollo della R.F. di Germania-Berlino del 1981 per il 200° anniversario della nascita di von Chamisso (da notare la tradizionale scrittura tedesca chiamata “Fraktur”, ormai caduta in disuso);
- il francobollo francese del 1960 per Madame de Staël;
- la copertina del libro “La mirinda historio de Petro Schlemihl” (1922).
CHAMISSO: LA MIRINDA HISTORIO DE PETRO SCHLEMIHL
El la germana originalo tradukis Eugen Wüster. Eldonejo: Ferdinand Hirt und Sohn, Leipzig, Esperanto-Fako.
Esperanto-traduko de la mondfama, preskaŭ en ĉiun kulturlingvon tradukita verko. Libro el la romantika periodo de la germana literaturo, libro kun ekstreme fantazia, romantika temo. Petro Schlemihl renkontas en la ĝardeno de iu sinjoro, ĉe kiu li serĉas okupon, grizfrakan sinjoron, kiu je granda miro kaj ektimiĝo de Schlemihl prenas el sia poŝo la plej diversajn aĵojn: grandan lornon, dudek paŝojn longan kaj dek paŝojn larĝan turkan tapiŝon, tendon kun la feraĵoj, ŝnuretoj, stangoj kaj fine tri belajn, grandajn rajdoĉevalojn. Nia Schlemihl tute terurite volas sin forŝteli el la ĝardeno, sed li ree renkontiĝas kun la grizulo, kiu aĉetas la ombron de Schlemihl kontraŭ monsaketo neniam elĉerpebla. Kaj nun komenciĝas la tragikaj suferoj de Schlemihl. Li ne kuraĝas iri tra sunbrilaj aŭ de luno heligitaj lokoj, ĉar oni priridas, mokas lin. Nur la fideleco de lia servisto Bendel faciligas por li la vivon. Ankaŭ la patro de lia amatino ne donas sian filinon al homo senombra, ĉar: “Ĉiu pudelo ja havas sian ombron, nur la edzo de mia kara infanino ne havu tion?”. La grizulo emas redoni la ombron al Schlemihl, sed nur por kontrakto transcedanta al li la animon de Schlemihl. Schlemihl kontraŭstaras la tenton, aĉetas hazarde sepmejlobotojn, forĵetas la monsaketon kaj loĝante en Afriko dediĉas sian vivon al la scienco, rezignante je amo, kaj je ĉiu interrilato kun homoj.Kion simbolas la ombro ludanta ĉefrolon en tiu ĉi stranga historio? Chamisso naskiĝis franco kaj fariĝis germana poeto. Kaj multfoje oni rigardis lin perdinta sian patrujon – sian ombron. Sed ĉi tiu signifo de la simbolo nuntempe jam ne estas tre aktuala kaj la nuna leganto alie solvas ĝin: la ombrohavantoj ne toleras la senombrulojn – la filistroj ne toleras tiujn, kiuj diferencas de ili. Sed kiom da legantoj, tiom da opinioj. La simbolo estas pli ol la intencíta signifo de la aŭtoro, ĝi spegulas ankaŭ la sentojn, ideojn de la ĉiama leganto.
La libro tre interesos ankaŭ tiujn, kiuj ne serĉas simbolojn, sed nur volas legi malenuigan, fantastikan historion.
Ĝi memorigas la leganton pri Gullivero de Swift, ankaŭ en ĝi interese kunfandiĝas la mirakla aero de la popolfabelo kun la satira moko de la verkisto. Sed ĝia satiro estas multe pli milda, pli komprenema kaj pardona ol tiu de Swift.
La traduko estas bonstila kaj preciza.
(“Literatura Mondo” 1924-9, p. 156)
Traduzione
CHAMISSO: LA MIRINDA HISTORIO DE PETRO SCHLEMIHL (La meravigliosa storia di Pietro Schlemihl
Traduzione di Eugen Wüster dall’originale tedesco. Editrice: Ferdinand Hirt und Sohn, Lipsia, Sezione Esperanto.
Traduzione in Esperanto della famosissima opera, tradotta in quasi tutte le lingue di cultura. Un libro del periodo romantico della letteratura tedesca, un libro di argomento estremamente fantastico, romantico. Pietro Schlemihl incontra, nel giardino di un signore presso il quale cerca lavoro, un signore in frac grigio, che con grande meraviglia e spavento di Schlemihl prende dalla tasca gli oggetti più disparati: una grande lente, un tappeto turco lungo venti passi e largo dieci, una tenda con i ferri, cordicelle, sbarre ed alla fine tre belli e grandi cavalli da sella. Il nostro Schlemihl, del tutto terrorizzato, vuole sgusciare via dal giardino, ma s’imbatte di nuovo nell’uomo in grigio, il quale compra l’ombra di Schlemihl in cambio di un inesauribile sacchetto di denaro. Ed ora cominciano le tragiche sofferenze di Schlemihl. Non ha il coraggio di attraversare luoghi assolati o rischiarati dalla luna, perché si ride di lui, lo si prende in giro. Solo la fedeltà del suo servitore Bendel gli facilita la vita. Anche il padre dell’amata non dà sua figlia un uomo senza ombra, perché “Tutti i cani hanno la propria ombra, perché il marito della mia cara figliola non dovrebbe averla?”. L’uomo in grigio è disposto a restituire l’ombra a Schlemihl, ma solo con un contratto che gli ceda l’anima di Schlemihl. Schlemihl resiste alla tentazione, compra per caso gli stivali delle sette leghe, getta via il sacchetto con il denaro, e stabilitosi in Africa dedica la vita alla scienza, rinunciando all’amore e ad ogni rapporto con la gente.
Che cosa simboleggia l’ombra che ha il ruolo principale in questa strana storia? Chamisso nacque francese, e divenne un poeta tedesco. E molte volte lo si è visto come uno che ha perduto la sua patria – la sua ombra. Ma questo significato del simbolo oggi non è più molto attuale, e il lettore odierno lo risolve in altro modo: chi possiede l’ombra non sopporta chi non ce l’ha – le persone meschine non sopportano chi è diverso da loro. Ma tanti lettori, tante opinioni. Il simbolo è qualcosa di più di quello che aveva in mente l’autore, rispecchia anche i sentimenti, le idee del lettore di ogni tempo.
Il libro sarà di grande interesse anche per chi non cerca simboli, ma soltanto vuole leggere una storia divertente, fantastica.
Ricorda ai lettori Gulliver di Swift, anche in esso si fondono in modo interessante l’aria miracolistica della favola popolare e la presa in giro satirica dell’autore. Ma la sua satira è molto più mite, più comprensiva e indulgente di quella di Swift.
La traduzione è buona e precisa.
(“Literatura Mondo” 1924-9, p. 156)