L’8 settembre è l’anniversario della nascita (nel 1830) dello scrittore francese di lingua occitana Frédéric Joseph Etienne Mistral (1830-1914)
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Premio Nobel nel 1904 per la Letteratura, fondatore del movimento per la riscoperta e la valorizzazione della lingua “provenzale” (intesa, a quel tempo, non come limitata alla Provenza, ma estesa a tutta l’Occitania), rivendicata come “prima lingua letteraria dell’Europa civilizzata”.
Mistral si interessò soprattutto della variante provenzale della lingua occitana, per la quale adottò una grafia semplificata basata sul francese; la sua opera si inserisce nel solco dei numerosi movimenti per l’emancipazione delle culture e parlate regionali, in opposizione al centralismo nazionale. Peraltro, la sua pur intensa attività non riuscì ad evitare la perdita dell’identità occitana, che solo recentemente è tornata alla ribalta (v., per la realtà occitana in Italia, “L’Esperanto” 1976-3; e questo è il collegamento all’album musicale “Jomo okcitanas”:
www.youtube.com/watch?v=dRb_V72KQYg&feature=youtu.be ).
Oltre che delle opere letterarie che gli dettero la fama (in particolare “Mirèio”, un poema in versi di dodici canti), Mistral fu autore di un dizionario della lingua provenzale, con molte voci di vari dialetti occitani; il Premio Nobel gli fu assegnato anche per la sua opera di filologo.
Tra le opere di Mistral tradotte in Esperanto, c’è anche “Mirèio”, a cura di Paul Champion ed Eugène Noël (Paris, Presa Esperantista Societo, 1909).
Un racconto di Mistral (“Ĝarĝajo en la Paradizo”), tradotto da V. Huot “con il permesso dell’autore, dalla lingua provenzale”, è pubblicato ne “La Revuo” 1908-1909, III, pagine 453-456.
In “Brita Esperantisto” 1910-5, p. 82-84, è pubblicato il racconto “El la ora infaneco”, trad. H. van Etten.
Ne “La Revuo” 1913-1914, VIII, p. 406-408, c’è un’ampia presentazione di Mistral.
In “Esperanto de UEA” 1957-1, p. 8-9, è pubblicato il racconto “Vagado dum la kursotempo”, trad. Claudine Bourdelon.
Nel 1988, la SAT pubblicò il volumetto “La poemo de Rodano”.
A Frédéric Mistral si ispirò la poetessa cilena Lucila Godoy Alcayaga, quando assunse il nome d’arte Gabriela Mistral
Allego un ritratto di Frédéric Mistral, e la copertina del volumetto “La poemo de Rodano”
Una curiosità: nella Divina Commedia (Purgatorio 26,140-147) ci sono 8 versi in provenzale. Parla il trovatore provenzale Arnaut, tra i lussuriosi:
«Tan m’abellis vostre cortes deman,
141 qu’ieu no me puesc ni voill a vos cobrire.
Ieu sui Arnaut, que plor e vau cantan,
consiros vei la passada folor,
144 e vei jausen lo joi qu’esper, denan.
Ara vos prec, per aquella valor
que vos guida al som de l’escalina,
147 sovenha vos a temps de ma dolor!».
(traduzione italiana:
«Tanto mi piace la vostra cortese domanda,
che io non posso né voglio coprirmi a voi.
Io sono Arnaldo, che piango e vado cantando;
pensieroso vedo la passata follia,
e giubilante vedo la gioia che spero, davanti.
Ora vi prego, per quel valore
che vi guida al sommo della scala,
che vi ricordiate a tempo del mio dolore!».)
che nella versione in Esperanto di Giovanni Peterlongo hanno questa traduzione (in nota, verosimilmente a cura di Clelia Conterno Guglielminetti):
«Pro Via kara ĝentila demando
nek volas mi, nek povas mi kovriĝi.
Arnaldo estas mi kantanta plore,
penseme vidas pasintan frenezon,
kaj gaje baldaŭ l’ esperantan ĝojon.
Nun mi Vin petas, pro tiu valoro,
kiu Vin gvidas supren tra l’ ŝtuparo,
tempe memoru Vi doloron mian!».