Il 30 luglio ricorre la nascita (nel 1945) dello scrittore francese Jean Patrick Modiano
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figlio di un ebreo di origine italiana e di una fiamminga, Premio Nobel per la Letteratura nel 2014.
Modiano non è molto famoso in Italia (mentre in Francia è considerato un classico: il che dimostra l’assoluta opinabilità delle scelte dell’Accademia Svedese), malgrado il Premio Nobel e sebbene per qualche tempo abbia abitato a Roma (in via delle Botteghe Oscure, che ha dato il titolo al suo romanzo più famoso, “Rue des Boutiques Obscures”. La via prende il nome dalle botteghe prive di finestre, quindi “oscure”, costruite sule rovine dell’antico Teatro di Balbo; poiché nella via ci fu a lungo la sede del Partito Comunista Italiano, in Italia “Botteghe Oscure” è diventato sinonimo di quel Partito. Per ironia del destino, nella stessa via è situata anche la chiesa nazionale polacca, dedicata a “San Stanislao dei Polacchi”, che, al tempo del regime comunista in Polonia, fu un importante centro dell’attività anticomunista degli esuli politici polacchi).
Le opere di Modiano sono costantemente ispirate al periodo della seconda guerra mondiale (non per nulla il Premio Nobel gli è stato assegnato «per l’arte della memoria con la quale ha evocato i destini umani più inesplicabili e scoperto il mondo della vita al tempo dell’occupazione»). A dire il vero, Modiano non può avere alcun diretto ricordo di quel tempo, essendo nato quando la guerra era già finita; ma probabilmente questa disperata ricerca della memoria è collegata al fatto che suo padre, al tempo della Repubblica francese di Vichy (collaborazionista della Germania nazista sotto la presidenza del Maresciallo Philippe Pétain), ebbe un comportamento ambiguo, salvandosi dalla deportazione grazie ad amicizie altolocate e non ben chiariti rapporti di complicità.
“Literatura Foiro”, sempre attenta alle novità della cultura, ha pubblicato nel numero 2015-273, pagg. 14-16, la traduzione in Esperanto (di Marie-France Conde Rey) del primo capitolo del romanzo “Rue des Boutiques Obscures” – Strato de la Malhelaj Butikoj.
Allego:
– un ritratto dello scrittore, ricavato dal citato numero di “Literatura Foiro”;
– una cartolina postale francese spedita il 29 giugno 1942, con l’effigie del Maresciallo Pétain;
– la targa stradale di via delle Botteghe Oscure, con la spiegazione del nome, altrimenti incomprensibile.