Personaggi

Sandro Penna

Il 12 giugno ricorre la nascita (nel 1906) del poeta italiano Sandro Penna (1906-1977)
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​su cui i giudizi sono molto contrastanti.
Paradossalmente, i medesimi aspetti della sua poesia costituiscono per alcuni un pregio, e per altri un difetto: così, c’è chi gradisce la sua frequente ispirazione omosessuale, e chi la ritiene sconveniente ed ossessiva; chi apprezza il suo linguaggio immediato e di facile comprensione, e chi invece ne critica la distanza dal linguaggio elitario tipico della poesia italiana e l’estrema limitatezza dei vocaboli.
​In Esperanto sono state tradotte numerose sue poesie, la maggior parte da Carlo Minnaja, Gaudenzio Pisoni e Gianluigi Gimelli nel volume “Enlumas min senlimo”, LF-Koop 1990 (in allegato, la copertina); altre traduzioni sono state effettuate da Nicolino Rossi (in “La ondo de Esperanto” 2006-7, e su Facebook).
​Ne trascrivo una, in italiano con traduzione in Esperanto; curiosamente, questi versi (ovviamente, in italiano) sono stati utilizzati dal cantautore Lorenzo Cherubini (in arte: Jovanotti) nella sua canzone “L’alba” (2015) www.youtube.com/watch?v=B–zp1sDsOQ

FELICE CHI È DIVERSO

Felice chi è diverso
essendo egli diverso.
Ma guai a chi è diverso
essendo egli comune.

Sandro Penna

FELIĈA LA MALSAMA

Feliĉa la malsama
se estas li malsama.
Sed ve’ al la malsama
se estas li komuna.

Sandro Penna, trad. Carlo Minnaja
(el “Enlumas min senlimo, 1990”)

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