Il 3 aprile ricorre la morte (nel 1849) del poeta, drammaturgo e patriota polacco Juliusz Słowacki (1809-1849)
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Nato in territorio all’epoca russo, studiò a Wilno/ Vilnius/ Vilna (oggi capitale della Lituania), poi si trasferì a Varsavia e Londra, e morì in volontario esilio a Parigi.
È considerato uno dei tre grandi poeti polacchi (insieme con Adam Mickiewicz e Zygmunt Krasiński); ma in Polonia – se si eccettuano tre componimenti patriottici – ebbe successo soltanto dopo la morte.
In Esperanto sono apparse varie sue opere; in particolare, va ricordata la tragedia in cinque atti “Mazepa”, tradotta da Antoni Grabowski, pubblicata da Hachette a Parigi nel 1912, e rappresentata il 13 agosto 1912 durante il Congresso Universale di Cracovia (all’epoca, austriaca).
Allego:
– la recensione di “Mazepa”, da “La Revuo” VII, 1912-1913, p. 94-95;
– la busta primo giorno (FDC) di tre francobolli dedicati nel 1962 dalle Poste Polacche a tre “Grandi Polacchi”, tra cui Juliusz Słowacki;
– un annullo postale speciale polacco del 7 novembre 1971, per il 50° anniversario della morte di Antoni Grabowski.