Il 31 marzo è l’anniversario della nascita (nel 1596) del filosofo e matematico francese René Descartes (in latino Renatus Cartesius, in italiano Renato Cartesio, in greco Kartésios, in russo Rene Dekart, in siciliano Cartesiu, in Esperanto Renato Kartezio, uno dei pochi esempi di traduzione di cognome in varie lingue)
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(1596-1650).
Non intendo qui parlare delle sue idee filosofiche o delle sue attività scientifiche; voglio solo ricordare che Cartesio ebbe un’idea assolutamente rivoluzionaria per quell’epoca: la creazione di “una lingua internazionale, con una grammatica così semplice da poterla imparare in poche ore, con una sola declinazione ed una sola coniugazione, senza eccezioni né irregolarità, con le parole derivate le une dalle altre mediante affissi”.
Cartesio, peraltro, si limitò a studiare gli aspetti teorici di tale lingua “perfetta”, senza offrirne un saggio concreto. Ma il seme era gettato.
Nel rinviare alla vasta letteratura formatasi sull’argomento (in particolare, il volume di Umberto Eco sulla ricerca della lingua perfetta, della cui edizione in Esperanto allego la pubblicità), unisco un foglio della mia collezione filatelica a soggetto intitolata “Una lingua per tutti” (in piccola parte utilizzata per il numero 1980-8,9 de “L’Esperanto”, quaderno K9), con la presentazione di materiale filatelico su Cartesio. Allego anche un articolo apparso su “Esperanto de UEA” 1934-2, p. 25.