Il 24 marzo ricorre la morte (nel 1905) dello scrittore francese Jules Verne (1828-1905)
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famoso per i suoi racconti di avventura e di fantascienza, in particolare:
– Voyage au centre de la Terre (Viaggio al centro della Terra)
– De la Terre à la Lune (Dalla Terra alla Luna)
– Les Enfants du capitaine Grant (I figli del capitano Grant)
– Vingt mille lieues sous les mers (Ventimila leghe sotto i mari)
– Le Tour du monde en quatre-vingts jours (Il giro del mondo in ottanta giorni)
– L’île mystérieuse (L’isola misteriosa)
– Michel Strogoff (Michele Strogoff)
In Esperanto esistono le traduzioni di:
– Voyage d’étude (Esplorvojaĝo), trad. István Ertl
– Le rayon vert (La verda radio), trad. Jeannine Vincent) eo.wikipedia.org/wiki/La_verda_radio
– Le tour du monde en quatre-vingts jours (Ĉirkaŭ la mondo dum okdek tagoj), trad. Jean-Luc Tortel
– L’île mystérieuse (La mistera insulo), trad. Jerzy Wałaszek.
Nel romanzo del 1869-1870 “Vingt mille lieues sous les mers” (Ventimila leghe sotto i mari), il protagonista, capitan Nemo, usa una lingua misteriosa, “di suono gradevole, armonica, flessibile”; alcuni vedono in questo una premonizione dell’Esperanto (è noto che la fantasia di Verne ha precorso i tempi riguardo molte successive invenzioni e realizzazioni).
Ma c’è di più: Verne, anche se non esperantista in senso stretto, fu molto vicino al movimento esperantista.
Dall’ampio articolo di Giorgio Silfer pubblicato su Literatura Foiro 2015-273, pagg. 6-11, traduco queste notizie:
«Per un serio futurologo come lui, l’idea di una lingua internazionale inventata era più che spontaneamente attraente per se stessa, non meno di altre invenzioni che avrebbero fatto progredire l’umanità. Ma incontrò anche fisicamente alcuni adepti di quell’idea.
Abitando dal 1871 ad Amiens, frequentava l’emeroteca della locale Società Industriale, nella cui aula magna l’11 gennaio 1903 il suo amico Charles Tassencourt collaborò all’organizzazione di una conferenza sull’Esperanto. Presto si fondò un circolo esperantista, di cui Verne accettò di essere presidente onorario.
Anzi egli promise di scrivere un romanzo che propagandasse la lingua. Cominciò a scrivere il romanzo con il titolo provvisorio Voyage d’études, il 9 luglio di quello stesso 1903.
…..
L’autore si ferma dopo quattro capitoli, per “difficoltà ed incertezze”, nell’estate del 1903. Due anni dopo, il 24 marzo 1905, morirà, mancando il Congresso di Boulogne».
Allego le immagini:
– del francobollo emesso dal Messico nel 1980 in occasione del 75° anniversario della morte;
– del monumento eretto ad Amiens.